Su richiesta incessante del buon xandreax, incuriosito dal mio continuo inneggiare alla bellezza di questo disco, vado a proporvi questo capolavoro del Pop. Si signori miei, perché in fin dei conti di questo si tratta: Pop nella sua massima espressione, nella sua massima completezza artistica ed estetica. Gli Smiths amano svariare attraverso i sotto-generi derivanti da tutto il rock delle decadi precedenti. Si va dalla ballata al pezzo in mid-tempo, dal post-punk ai sixties, con scioltezza. Ma diciamolo pure, gran parte della bellezza di questo disco è dovuta alla inconfondibile voce e alle ironiche, taglienti e allo stesso tempo struggenti liriche del buon vecchio Morrisey, una delle figure più importanti del panorama musicale inglese degli ultimi, ehm, 10.000 anni? Molti ( tra cui gli stessi Morrisey e Johnny Marr, chitarrista e co-leader della band) vi diranno che il loro miglior album è il successivo Strangeways, Here We Come (comunque bellissimo), ma io lo metto leggermente sotto questo imperdibile album.
Tracklist:
- The Queen Is Dead (medley) – 6:24
- Frankly, Mr Shankly – 2:17
- I Know It's Over – 5:48
- Never Had No One Ever – 3:36
- Cemetry Gates – 2:39
- Bigmouth Strikes Again – 3:12
- The Boy with the Thorn in His Side – 3:15
- Vicar in a Tutu – 2:21
- There Is a Light That Never Goes Out – 4:02
- Some Girls Are Bigger Than Others – 3:14
7 commenti:
ooooooooooohhhhhh!
ps. c'è un link gojo sulla tracklist..
tutto fixato
mitici
ah, il link al "via..." non funge..
disco sublime. mi vengono i brividi ogni volta che il vecchio Morrissey canta "it's so easy to love, it's so easy to hate, it takes strength to be gentle and kind"
ieri ho visto un film molto carino e la colonna sonora era una bomba. il protagonista stava in fissa con i the smiths. fico fico!
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