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20150601

THEE SILVER MT. ZION MEMORIAL ORCHESTRA - "FUCK OFF GET FREE WE POUR LIGHT ON EVERYTHING" - (2014)






Questo side project dei God Speed You! Black Emperor ha molti nomi differenti. Il più simpatico è Thee Silver Mt.Zion Orchestra and Tra-La-La Band with Choir. Qui ci accontentiamo dell'assenza di Tra-La-La ma col cavolo che mancano i Choir. Probabilmente il disco più valido della band "passatempo" di Efrim Menuck. Le voci stavolta si sprecano come non mai, quasi sfogando il silenzio GSY!BE. Sing along da pointin finger sotto il palco specialmente nel finale della prima traccia del disco. E tutto prosegue con pezzoni più rock che post questo o quello. Uno di quei lavori che ti fa dire "ok il post questo o quello c'ha ancora un sacco da dire".

Tracklist:
1- Fuck Off Get Free (For The Island of Montreal)
2- Austerity Blues
3- Take Away These Early Grave Blues
4- Little Ones Run
5- What We Loved Was Not Enough
6- Rains Thru The Roof at Thee Grande Ballroom (For Capital Steeze)

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20150529

CRTVTR -"HERE IT COMES, TRAMONTANE!" - (2013)


Quartetto genovese dedito ad un post-hardcore cantato in inglese tra matematica e melodia. Dal 2009 hanno girato il mondo in ogni dove, vantando collaborazini anche con Mike Watt dei Minutemen. Vedendoli live anni fa al Forte Prenestino non ero riuscito a cogliere la loro estrema bravura compisitiva, della quale purtroppo me ne rendo conto solo ora a ormai due anni di distanza dall'uscita del validissimo Here It Comes, Tramontane! Da notare "Workers", "The Rental" e "Piano Piano". Belle composizioni con frasi ripetute nella giusta maniera e cadenza, accompagnate da ottimi arrangiamenti emo-afro-tribal-core (e dai che anche stavolta un altro termine inutile l'abbiamo coniato). Forza Audio_Lesi che anche tu ci arrivi ai dischi belli, Piano Piano. Appunto.

Tracklist:
1. Workers
2. The Rental (feat. Mike Watt)
3. Three kids in the woods
4. Piano piano
5. Lazarus
6. Cathode ray tube video tape recorder
7. In a box

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20150519

GODSPEED YOU! BLACK EMPEROR - "ASUNDER, SWEET AND OTHER DISTRESS" - (2015)


Il nome che i GSPY!BE hanno dato a questo disco descrive proprio ciò che si prova ascoltandolo. Dolcezza, angoscia, a tratti. L'album è un palindromo. Finisce e inizia con dolcezza, con le bellissime melodie che i canadesi hanno dato sempre prova di saper comporre. Insomma epiche sviolinate e riff vincenti. Ma la parte centrale, dove devi mettere la lettera giusta affinchè la frase abbia senso da una parte e dall'altra è proprio l'angoscia. I due pezzi posti nel mezzo, che ad un primo ascolto possono sembrare esercizi di stile, hanno un carattere noise e drone molto particolare. Ti portano via dalla gioia dell'inizio del disco, e ti propongono caos e feedback. Per poi riportarti da dove ti avevano rapito, ovvero alla felicità d'animo. Scegliete voi dove restare.

Tracklist:
1- Peasantry or 'Light! Inside of Light!'
2- Lambs' Breath
3- Asunder, Sweet
4- Piss Crowns Are Trebled

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20150411

BACK TO MERCURIO - "UMANI FRONT" - (2015)


Dei miliardi di dischi che ci arrivano in redazione, come sapete, non riusciamo ad ascoltarli tutti. Diciamo pure che a volte, nostra colpa, un filtro viene usato. Non che la copertina più è bella più ci piace. Diciamo però che magari le cose che più ci saltano all'occhio, per i nostri gusti, magari vengono ascoltate prima. Capita quindi che qualche demo, cdr, promo, vengano accatastati sulla scrivania di Regular John o di Freds o di qualcun altro, e lì resta per mesi. Meno male che non è questo il caso! Ce ne saremmo fatti una colpa mortale. Questo duo romano (proveniente da Cayman The Animal e Aldrin, ma nel passato scorgiamo anche onorevoli presenze in Ingegno e Ouzo (!!!)) ha veramente qualcosa di incredibile. Delle tante cose che oggi prendono il nome di elettronica, questo disco forse potrebbe essere uno dei migliori esempi di come la nostra amata musica sinusoidale possa essere contaminata da altri universi. Si sente chiaramente il passato dei componenti del gruppo nel mondo del punk, dell'hardcore e del post-rock. Non ci troviamo davanti a semplici reiterazioni del già sentito o canovacci ripetuti senza evoluzioni. I quattro brani del consigliatissimo Umani Front scorrono veloci senza far pesare assolutamente il minutaggio a volte alto. Momenti ambient che si fondono tranquillamente in soluzioni strizzanti l'occhio alla techno in Not Okmin. Tongue con i suoi ritmi matematici che si perdono a volte in suoni acidi. In Metalserbatoi, canzone forse più dinamica del disco, siamo alle prese con elettronica storta e "rumorosa". Intense melodie che sorgono da situazioni ossessive ed oscure è un riassunto della degna chiusura di The Smallest Machine (Is Mine). 
Non  c'è spazio ai  "si faranno", "c'è da crescere", "buona la prima ma li attendiamo al varco col nuovo lavoro". No.  Sono bravissimi, fichissimi, comprategli i dischi, fateli suonare ovunque. Il lavoro è prodotto dalla neonata Agosta, etichetta fondata dai due stessi componenti. Che dire. Suonano, si producono, si organizzano le cose. Oh, lunga vita!

Tracklist:

1. Not Okmin
2. Tongue
3. Metalserbatoi
4. The Smallest Machine (Is Mine) 

                                      

20150205

FUCK BUTTONS - "SLOW FOCUS" - (2013)





Stanotte ho sognato che insieme ad un giovanissimo Jimmy Page dovevo fermare un'invasione in un paesino mettendo dei libri davanti ad un ponte levatoio che stava per essere scardinato da un'orda di barbari. Poi accompagno Jimmy a fare il soundcheck con i Led Zeppelin e fanno Stairway To Heaven scusandosi con il pubblico. Jimmy Page suona un sitar elettrico collegato a Logic. Gli chiedo da quanto tempo è che usa il computer per i live e mi risponde dagli anni sessanta. Poi mi chiede che musica ascolto e rimane contento che gli dico nell'ordine Tim Hecker, Gorilla Biscuits, Aktuala, Comeback Kid, Verse, Bane, Mogwai, Godspeed Yyou! Black Emperor, A Silver Mt Zion, Sigur Ros ma si arrabbia quando scopre che ascolto noise. Cerco di convincerlo che è fico citando Wolf Eyes e Pete Swanson ma lui dice che gli fanno schifo e si innervosisce. Io scherzando gli dico "Dai su, tu che sei un'icona del rock non avercela con me!". Al mio risveglio ho in testa solo il riff di The Red Wing dei Fuck Buttons.

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