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20090529

L'IRRESISTIBILE CANTO DELLE SIRENE: HANNE HUKKELBERG, JOANNA NEWSOM E DANI SICILIANO

Sorpreso dalla bellezza dell'album di Feist, postato dal buon RJ, approfitto per incastonare su Audiolesi tre autentiche gemme della musica al femminile.


La prima gemma viene da Kongsberg, Norvegia. Una pietra grezza: il primo disco di Hanne Hukkelberg, "Little things"datato 2004, profuma di salsedine e licheni. Ma che profumo hanno poi, i licheni?

[han_huk_littleT.jpg]

Hanne Hukkelberg - "Little things" (2004)
  1. Hoist Anchor
  2. Searching
  3. Little Girl
  4. Cast Anchor
  5. Do Not As I Do
  6. Balloon
  7. Displaced
  8. Ease
  9. Conversion
  10. True Love
  11. Koeft
  12. Words & A Piece Of Paper
  13. Boble

;-)

Joanna Newsom è una dea. E questo disco ne è la prova. Non lasciatevi ingannare dall'arpa celtica che la Joanna pizzica con tanto ardore: nelle sue vene scorre sangue californiano.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhXSs2gPPb0ZeCSynF6QpGmHPF3fcn3Q7Bg_8uPLIIpxRs2x-s7pZijo9JZBINjr5w0_L94g8IWBu3db7bNS8MQwgyV27ZcAqvzRKxTa2MblEA64pCKts5QtcJIYMD5pIsNo7HfOtNdbky/s320/ys

Joanna Newsom - "Ys" (2006)

1. Emily
2. Monkey & Bear
3. Sawdust & Diamonds
4. Only Skin
5. Cosmia

;-)



Primo album da solista per la musa (e moglie) di Matthew Herbert. Cresciuta come cantante Jazz, DS di è poi scontrata con l'elettronica e con molto altro. Come dimostra la spiazzante (e bellissima) cover dei Nirvana. Tornata alle stampe nel 2006 con "Slappers", non ha saputo superarsi.

[Dani+Siciliano+-+Likes+Front.jpg]

Dani Siciliano - "Likes..." (2004)

01 Same
02 Come As You Are
03 Canes And Trains
04 Walk The Line
05 One String
06 All Thee Above
07 Extra Ordinary
08 She Say Cliché
09 Red
10 Collaboration (Ready)
11 Remember To Forget

;-)

20090528

FEIST - "THE REMINDER" (2007)

Scoperta recente, nel mio caso. Dopo essermi battuto il petto per la mia ignoranza, ed aver ringraziato a dovere chi mi ha consigliato l'ascolto della ragazza in questione, passo a descrivervi, in tre parole, l'album "The Reminder" della canadese Leslie Feist, più semplicemente Feist: solare, dolcissimo, intimo. Concedetemi un quarto termine: trascinante. Sono cresciuto con P.J. Harvey nelle orecchie: beh, Feist è anche meglio. Alla giovane moretta d'oltreoceano, i miei più sentiti auguri.

Tracklist:
  1. So Sorry
  2. I Feel It All
  3. My Moon My Man
  4. The Park
  5. The Water
  6. Sea Lion Woman
  7. Past In Present
  8. The Limit To Your Love
  9. One Two Three Four
  10. Brandy Alexander
  11. Intuition
  12. Honey Honey
  13. How My Heart Behaves
;-)

MILLION DEAD - "A SONG TO RUIN" (2003)


At the drive in, Sparta, Fugazi, un pò di screamo, qualche accenno di post rock. Ora prendete tutto questo (con le dovute accortezze, ovviamente) shakerato, non mescolato e avrete i MD. Disco a tratti semplicemente geniale a tratti un pò derivativo, ma se le influenze sono quelle appena elencate, possiamo lamentarci?


Tracklist:

1 Pornography for Cowards 2:01
2 Breaking the Back 3:12
3 I Am the Party 2:56
4 Charlie + The Propaganda Myth Machine 3:25
5 A Song to Ruin. 5:47
6 Smiling at Stranger on Trains 2:55
7 MacGyver 3:28
8 Relentless. 4:03
9 The Kids Are Going to Love It. 2:47
10 The Rise and Fall. 14:03

;-)

20090526

BUON COMPLEANNO FREDS!

Quest'oggi un prolifico autore di Audiolesi, il buon Freds, compie 22 anni. Mi sembra opportuno omaggiarlo con il video sottostante.

RUMAH SAKIT - "OBSCURED BY CLOWNS" (2002)


Rumah Sakit, in indonesiano, significa letteralmente "sick house": ospedale, ordunque. Bene, sin dalle prime battute di "Obscured By Clowns", vi sarà chiaro il rapporto ben stretto che corre tra la band di San Francisco e la malattia, probabilmente mentale. Trattasi infatti di un math rock piuttosto schizofrenico, incostante, sporadicamente progressive e del tutto privo di cantato. Assolutamente affascinante. Indovina indovinello, anche in questo caso è la benevola congrega della Temporary Residence, sempre sia lodata, ad offrire un prodotto di indiscutibile qualità e rara ricerca sonora (comincio a considerare la label in questione la migliore del pianeta, e forse anche oltre). Un quartetto da tenere d'occhio, insomma, che nonostante abbia tale John Baez tra i suoi membri, è il prodotto più lontano dal folk che si possa immaginare. Sorprendente, scattoso, accattivante: un'altra perla che gli Audiolesi sono lieti di offrirvi.
P.S.: una certa omertà del world wide web sull'attività odierna della band mi porta a pensare che i nostri siano on hiatus.... ahimè.

Tracklist:
  1. Hello Beginning, This Is My Friend... The End
  2. New Underwear Dance
  3. No One Likes a Grumpy Cripple
  4. German Clock
  5. Obscured By Clowns
  6. Are We Not Serious? We Are Rumah Sakit!
  7. Sausage Full Of Secrets "Live"
  8. Go Horsey Go "Live"
  9. Hello Friend, This Is My End... The Beginning
;-)

ARIEL PINK'S HAUNTED GRAFFITI - "SCARED FAMOUS" (2007)

http://cdn.pitchfork.com/media/10966-scared-famous.jpg

Genio assoluto o ritardato mentale? Ascoltando questo disco la domanda sorge spontanea. Non restavo così interdetto dall'ascolto di un album da "Trout Mask Replica"
"Ai posters l'ardua sentenza"

Uno dei videoclip più belli della storia:


Tracklist:
1. Gopacapulco
2. Howling at the Moon
3. Are You Gonna Look After My Boys ?
4. Beefbud
5. Baby Comes Around
6. Talking All the Time
7. Politely Declined
8. Scared Famous
9. Why Can't I Be Me ?
10. Girl in a Tree
11. The Kitchen Club
12. Passing the Petal 2 You
13. Inmates of Heartache
14. In a Tomb All You Own
15. Jesus Christ Came to Me in a Dream
16. The List (My Favorite Song)
17. An Appeal from Heaven
;-)

20090524

JOHN ZORNOGRAPHY vol.1





Un grande come lui non poteva che meritarsi un grande post, come questo (che copio-incollo da ichosemusic.blogspot.com). Una grande abbuffata zorniana (sarà il 10% della sua produzione?). Una pesca miracolosa. Una moltiplicazione dei pani e dei pesci.

Posso gloriarmi di averlo visto tre (3) volte dal vivo, con tre progetti diversi: Cobra, Masada ed Electric Masada...

Check it out:
John Zorn (Wikipedia)
John Zorn (Amazon)
John Zorn (AMG)
Discografia (AMG)

Di seguito, la cosa più sublime mai composta da Zorn:

<




JOHN ZORN (The Moonchild Trio)


John Zorn (The Moonchild Trio) - Astronome [2006] ;-)
John Zorn (The Moonchild Trio) - Moonchild: Songs Without Words [2006] ;-)
John Zorn (The Moonchild Trio) - Six Litanies for Heliogabalus [2007] ;-) ;-)
John Zorn (The Moonchild Trio) - The Crucible [2008]
;-)
;-)
:-)



NAKED CITY



Naked City - Naked City [1989] ;-)

Naked City - Torture Garden [1989] ;-)

Naked City - Grand Guignol [1992]
;-) (p1)
;-) (p2)

Naked City - Heretic: Jeux Des Dames Cuell ;-)

Naked City - Leng Tch'e ;-)

Naked City - Radio [1993] ;-)

Naked City - Absinthe [1993] :-)

Naked City - Torture Garden Tour (Live With Mike Patton) ;-)


ELECTRIC MASADA
http://farm1.static.flickr.com/33/61048859_a308c7587c.jpg?v=1147596018

Electric Masada - 50th Birthday Celebration Volume 4 (2004)
;-)



PAINKILLER
http://www.mickharris.net/discography/rituals.jpg

Painkiller - Guts Of Virgin (1981) ;-)

Painkiller Live in Osaka (1995)
;-)
;-)

50th Birthday Celebration Volume 12 (2005, guest vocals by Mike Patton)
;-)

Painkiller - 09-05-2003 NY (bootleg)
;-)

Painkiller - Execution Ground (1994)
;-)
;-)


MASADA
LiveattheTonic.jpg Masada image by moogpower


John Zorn - Masada: Live in Sevilla (2000)
:-)

Masada - Vol. 1-10 (Alfe, Beit, gimel, Dalet, Hei, Vav, Zayin, Het, Tet, Yod)
1 ;-)
2;-)
3 :-)
4 ;-)
5 ;-)
6 ;-)
7 ;-)
8 ;-) (Het Part 1)
9 ;-) (Het Part 2)
10 ;-) (Tet Part 1)
10 ;-) (Tet Part 2)
11 ;-)


MASADA BOOK TWO - THE BOOK OF ANGELS
http://www.jazz.com/assets/2008/1/21/albumcoverJamieSaft-Astaroth-BookOfAngelsVolumeOne-MasadaBookTwo.jpg

Moloch - Vol 6 (Uri Caine)
;-)
;-)

Asmodeus: Book Of Angels Vol7 (Marc Ribot)
;-)


FILMWORKS SERIES
http://images.musicclub.it/foto/jo/big/JOHN_ZORN._col.tif.big.jpg

Filmworks XIX - The Rain Horse
;-)
Vol. 1-10
;-)
;-)
;-)
;-) (vol 4, Pt.1)
;-) (vol 4, pt2)
;-)
;-)
;-)
;-)
;-)
;-)


SOLO
BigGundown.jpg Zorn image by moogpower


The Big Gundown: John Zorn Plays the Music of Ennio Morricone
;-)

Spy Vs. Spy: The Music Of Ornette Coleman (1989)
;-)

Marc Ribot's Ceramic Dog- Party Intellectuals (2008)
;-)

John Zorn - From Silence to Sorcery (2007)
;-)

John Zorn - Rituals (2005)
;-)

John Zorn : Mysterium (2005)
;-)

John Zorn - Magick (2004)
;-)

John Zorn - The Dreamers
;-)

John Zorn - Godard/spillane (1999)
;-)

AN ALBATROSS - WE ARE THE LAZER VIKING (2003)


Mi piace postare roba ultracorta ma di impatto. Stavolta tocca agli An Albatross. Questo dovrebbe essere il loro secondo ep se non sbaglio.. E per brevità loro vincono! 11 pezzi in poco più di 8 minuti! Che genere fanno? ROCK'N'ROLL! (yeah)

01. I am the lazer viking!
02. Let's get on with it!
03. Electric suits and cowboy boots
04. The revolutionary politics of dance
05. The triumph of the lazer viking
06. Get faster, cry for happy
07. Wrgggggggrkyyyyyyy!!!
08. The manifesto of the divine children
09. J7j7j7j7j7j7j7j7j7j7j7j
10. The vitallic important pelvic thrust
11. W7w7w7w7w7w7w7w7w7w7w7

;)

APHRODITE'S CHILD - 666 (1970)

No, quello che vedete qui sopra non è un altro disco metal. E' il primo concept album della storia, a firma della band franco-greca A.C. L'ho ritrovato spulciando nella mia collezione, l'ho preso una decina d'anni fa nella mitica New Record di Bari. Un doppio album incentrato sul numero 666, sull'Apocalisse e sull'eterna lotta tra il bene e il male. Alle tastiere c'è Vangelis (già postato su Audiolesi), tra l'altro autore della colonna sonora di Blade Runner.


cd 1
01. The System (00:23)
02. Babylon (02:47)
03. Loud, Loud, Loud (02:42)
04. The Four Horsemen (05:53)
05. The Lamb (04:34)
06. The Seventh Seal (01:30)
07. Aegian Sea (05:22)
08. Seven Bowls (01:29)
09. The Wakening Beast (01:11)
10. Lament (02:45)
11. The Marching Beast (02:00)
12. The Battle Of The Locust (00:56)
13. Do It (01:44)
14. Tribulation (00:32)
15. The Beast (02:26)
16. Ofis (00:14)

cd 2
01. Seven Trumpets (00:35)
02. Altamont (04:33)
03. The Wedding Of The Lamb (03:38)
04. The Capture Of The Beast (02:17)
t05. Infinity (05:15)
06. Hic Et Nunc (02:55)
07. All The Seats Were Occupied (19:21)
08. Break (02:59)
;-)

20090523

FU MANCHU - "THE ACTION IS GO" (1997)

Conclusosi il ciclo del "Metal con riserva", quello che vi presento oggi è un album frescone. Con l'ingresso del buon Brant Bjork (ex Kyuss), la creatura Fu Manchu ritorna, dopo qualche anno sottotono, nel '97 con questo disco molto accattivante. E molto californiano.

Da wikipedia: "I testi dei Fu Manchu trattano principalmente di temi relativi ai flipper, alle macchine di potenza estrema, gli UFO, i Bigfoot e lo skateboarding". Già questo mi sembra abbastanza.

Ecco un tipico esempio di riffone alla Fu Manchu:



1. Evil Eye - 3:30
2. Urethane - 3:36
3. Action Is Go - 3:06
4. Burning Road - 5:47
5. Guardrail - 2:57
6. Anodizer - 4:26
7. Trackside Hoax - 4:54
8. Unknown World - 2:49
9. Laserbl'ast! - 3:47
10. Hogwash - 3:41
11. Grendel Snowman - 4:09
12. Strolling Astronomer - 3:43
13. Saturn III - 7:55
14. Nothing Done - 1:15

;-)

20090522

PANTERA - "THE GREAT SOUTHERN TRENDKILL" (1996)


Si conclude, con quest'album, la nostra breve epopea nel metal d'annata (1996). Sebbene la sua carriera fosse già ad uno stadio avanzatissimo, quell'anno il celeberrimo Phil-calzino-puzzolente-Anselmo passò all'onore delle cronache per due motivi. Primo: essersi miracolosamente risvegliato da un coma dovuto ad una crisi d'astinenza. Secondo: aver inciso un album veramente, ma veramente ignorante. Morsi da un irrefrenabile senso di inferiorità, i pur mitici Metallica risposero con un album letteralmente degno di essere buttato nel cesso, "Load" (la cui copertina, non a caso, raffigurava qualcosa come sangue e piscio... residui organici di chissà quale malattia venerea contratta dalla band in uno dei loro faraonici tour mondiali). Amen.

Tracklist:
1."The Great Southern Trendkill"
2."War Nerve"
3."Drag the Waters"
4."10's"
5."13 Steps to Nowhere"
6."Suicide Note Pt. I"
7."Suicide Note Pt. II"
8."Living Through Me (Hell's Wrath)"
9."Floods"
10."The Underground in America"
11."Sandblasted Skin (Reprise)"
;-)

QUEENS OF THE STONE AGE - "[S/T]" (1998)

Sì, lo so, tutti conoscono "No One Knows", è una bella canzone, accattivante, oh fichi questi, ma chi so' bla bla bla. Il vero (e forse l'unico purosangue) disco stoner dei Queens Of The Stone Age, però, è il loro primo LP, un self titled del 1998, che i più non conoscono o ignorano deliberatamente. Dietro la nudità della pulzella che la cover mostra, c'è il deserto. Anzi: c'è il deserto, cazzo. "Queens Of The Stone Age" è fatto di tempeste di sabbia, suv sgangherati ricoperti di polvere, ubriaconi disperati in roulottes fatiscenti, sesso e whiskey e poliziotti con i Ray-Ban. Ed è una figata di disco. Sin dal primo vagito, la splendida "Regular John" (ehm ehm), fino alla conclusiva "I Was a Teenage Hand Model", passando per "If Only" o "Mexicola", Josh Homme, Nick Oliveri (più nudo che vestito ad ogni esibizione) e la loro allegra combriccola si profondono in un LP che ha scritto i canoni dello Stoner, più di quanto i Kyuss avessero fatto in quattro e più dischi. Un ascolto ideale, da farsi prima di andare a puttane ubriachi in un night nel deserto del Nevada.

Tracklist:
  1. Regular John
  2. Avon
  3. If Only
  4. Walkin' On The Sidewalks
  5. You Would Know
  6. How To Handle a Rope
  7. Mexicola
  8. Hispanic Impressions
  9. You Can't Quit Me Baby
  10. Give The Mule What He Wants
  11. I Was a Teenage Hand Model
;-)

LATTERMAN - "...WE ARE STILL ALIVE" (2006)


Questo disco rappresenta esattamente cosa sarebbe il Pop-Punk moderno se non fossero mai esistiti i vari All Time Low, Fall Out Boy e robetta di questo tipo. Diretti discendenti dei mai troppo amati Hot Water Music questi Latterman hanno (o meglio avevano) tutte le carte in regola per essere il nuovo faro di chi ama-come il sottoscritto- un certo tipo di Punk Rock emozionale, melodico ma sporco, divertente e introspettivo. Questo disco è la loro ultima produzione prima dello scioglimento. L'etichetta era la Deep Elm, garanzia assoluta per un certo tipo di produzioni (ne riparleremo) e questo albume ne è l'ennesima conferma. Bello, molto.

Tracklist:
1. Water Manes At The Block's End
2. Mumbled Words And Ridiculous Faces
3. "I Decided Not To Do Them"
4. If Batman Was Real, He Would Have Beaten...
5. Dr. Sudholt And His Double Glasses
6. This Basement Gives Me A Fucking Headache
7. We Work The Night Shift
8. Goodmorning, Here Is Jan
9. 'Dozer Rage
10. Will This Be On The Test?

;-)

SEPULTURA - "ROOTS" (1996)


Dopo AEnima e Undisputed Attitude, un altro disco metallico datato 1996, un anno che a tutti gli effetti può essere considerato come "il canto del cigno" di un certo tipo di metal, quello delle origini (quello dei chitarristi capelloni col polsino, i jeans attillati e le Reebok Pump - di cui vediamo una diapositiva).
Notare come il '96 sia anche l'anno in cui il Mourinho del metal, Marilyn Manson, diede alle stampe "Antichrist Superstar". Il passo definitivo verso l'abisso.
Stesso discorso vale per i Sepultura, che da quel momento in poi finirono per sempre nell'imbarazzante sottobosco di quello che verrà poi etichettato "Nu Metal".
Impossibile, però, non amare "Roots" (che non è un vocabolo onomatopeico che richiama le vocalità di Max Cavalera), non averlo mai ascoltato una volta nella vita. Non essersi mai accorti di quanto sia stato bello, per una volta, essere cresciuti negli anni '90. Malgrado i Guns 'n Roses.

Tracklsit:

01. "Roots Bloody Roots" – 3:32
02. "Attitude" – 4:15
03. "Cut-Throat" – 2:44
04. "Ratamahatta" – 4:30
05. "Breed Apart" – 4:01
06. "Straighthate" – 5:21
07. "Spit" – 2:45
08. "Lookaway" (Feat. Jonathan Davis [Korn] & Mike Patton [Faith No More]) – 5:26
09. "Dusted" – 4:03
10. "Born Stubborn" – 4:07
11. "Jasco" – 1:57
12. "Itsári" – 4:48
13. "Ambush" – 4:39
14. "Endangered Species" – 5:19
15. "Dictatorshit" – 1:26
16. "Canyon Jam (Pista oculta)" – 13:16

;-)

20090520

TOOL - "AENIMA"/"LATERALUS" (1996/2001)



Mi avete provocato. Che metal sia.
Darò a voi il vostro doppio pedale quotidiano, e rimetterò a voi fiotti di sangue, spuntoni e capelloni roteanti in abbondanza. Non aspettatevi gruppetti dell'ultim'ora, di quelli col cantante gay (in senso dispregiativo) e il frangettone stirato in faccia. Cmq qua si parla di musica, non siamo in un negozio di parrucchiere, quindi vi introduco con solerzia un disco - anzi due - che non potevano mancare nella mia personale classifica dei musicisti borchiati: AEnima e Lateralus. Incisi nell'arco di 5 anni, dal '96 al '01, i due album rappresentano senza dubbio il culmine creativo della band di Los Angeles. E poi "Message to Harry Manback" è uno dei pezzi più belli di sempre.


AENIMA:
01.- Stinkfist
02.- Eulogy
03.- H.-
04.- Useful Idiot
05.- Forty Six & 2
06.- Message to Harry Manback
07.- Hooker With a Penis
08.- Intermission
09.- Jimmy
10.- Die Eier Von Satan
11.- Pushit
12.- Cesaro Summability
13.- Ænema
14.- (-) Ions
15.- Third Eye

;-)

LATERALUS:
1"The Grudge"
2"Eon Blue Apocalypse"
3"The Patient"
4"Mantra"
5"Schism"
6"Parabol"
7"Parabola"
8"Ticks & Leeches"
9"Lateralus"
10"Disposition"
11"Reflection"
12"Triad"
13"Faaip de Oiad"

;-)

DARKEST HOUR - DELIVER US (2007)


Viva la Scandinavia! Terra fredda del metal! Il gruppo in questione (che avevo promesso di postare) non è scandinavo bensì americano (quindi viva l'America), ma si rifà totalmente alle sonorità death metal della fredda penisola. Oserei dire che sono meglio loro che gli infiniti gruppi melodic death nordici. E questo perché? Perché non vi trovate di fronte al prodotto tipico alla In Flames, Arch Enemy (che sono inglesi però il chitarrista è Ammoth dei Carcass, e più nordici di loro si muore) o At the Gates (che sono i capi estremi), ma davanti a pura melodia! Cioè hanno scarnificato dal metal la brutalità e l'hanno rimpiazzata con una melodicità magnifica (e tecnicissima). Quindi non vi parlo di voce (che comunque accenna ogni tanto a qualche linea melodica), ma di chitarre splendidamente suonate. E poi live hanno un impatto distruttivo totale (anche se sono tutti secchi e bassi (apparte il già citato bassista con la maglietta dei La Crisi)). Non c'è da aspettarsi quindi il tipico gruppo borchie/capelli lunghi/barba lunga/satana. Cioè ci stanno i capelli lunghi e la barba, ma è diverso. In sostanza è un magnifico disco che spero sappiate apprezzare (anche se non so quanti di voi stanno in fissa col metal..). Almeno provateci perché ne vale la pena.

01. Doomsayer (the beginning of the end)
02. Sanctuary
03. Demon(s)
04. An ethereal drain
05. A paradox with flies
06. The light at the edge of the world
07. Stand and receive your judgement
08. Tunguska
09. Fire in the skies
10. Full imperial collapse
11. Deliver us

;)

MOGWAI - "MR. BEAST" (2006)


Non potevo non pubblicare un ulteriore post sui Mogwai, che rischio di trasformare in un encomio di un miliardo di caratteri. Mi limiterò a dirvi che "Mr. Beast" è splendido, almeno quanto lo "Happy Songs For Happy People" qua sotto. Piccola grande chicca: la traccia numero nove, "I Chose Horses", vede la partecipazione di Tetsuya Fukugawa, cantante degli Envy nonchè poeta di incommensurabile talento. Un must have.
Tracklist:
1. "Auto Rock" – 4:18

2. "Glasgow Mega-Snake" – 3:35
3. "Acid Food" – 3:40
4. "Travel Is Dangerous" – 4:01
5. "Team Handed" – 3:58
6. "Friend of the Night" – 5:30
7. "Emergency Trap" – 3:31
8. "Folk Death 95" – 3:34
9. "I Chose Horses" – 5:13
10. "We're No Here" – 5:39

;-)

MOGWAI - "HAPPY SONGS FOR HAPPY PEOPLE" (2003)

Non si giudica un libro dalla sua copertina. Millemila volte mi sono imbattuto in LP dalla cover a dir poco orrenda, per poi scoprire che trattavasi di prodotti validissimi (un esempio su tutti, "Wretch" dei Kyuss... quasi mi vergogno a tenerlo tra gli altri CD, tanto è antiestetico... ma è un bel disco). "Happy Songs For Happy People" risponde all'identikit appena tracciato: cover terrificante, musica meravigliosa. Scoprii i Mogwai con quest'album, e fu un colpo di fulmine. Impossibile non farsi irretire dalle atmosfere che la band scozzese è capace di creare, con raffinatezza, eleganza, delicatezza, intelligenza e, quando serve, potenza sovrumana (a dimostrazione che non serve essere metal per spaccare tutto, all'occasione). A differenza della stragrande maggioranza dei gruppi post-rock in attività, i Mogwai fanno uso di samples vocali o scarne parti di cantato qua e là: una novità di mirabile effetto, che arricchisce notevolmente le costruzioni melodiche di ogni traccia. Se cercate le splendide fisionomie del post-rock più classico, condite di immensità cosmiche che nemmeno il più allenato dei Silver Surfer saprebbe solcare, se amate perdervi negli arpeggi oceanici di cui le band del genere hanno fatto dono al mondo, "Happy Songs For Happy People" è il capolavoro che fa per voi.
Tracklist:
1. "Hunted by a Freak" – 4:18

2. "Moses? I Amn't" – 2:59
3. "Kids Will Be Skeletons" – 5:29
4. "Killing All the Flies" – 4:35
5. "Boring Machines Disturbs Sleep" – 3:05
6. "Ratts of the Capital" – 8:27
7. "Golden Porsche" – 2:49
8. "I Know You Are But What Am I?" – 5:17
9. "Stop Coming to My House" – 4:53

;-)

20090519

THURSDAY/ENVY - SPLIT (2008)


Oggi durante il solito giro post pranzo universitario, io e i miei compagni di avventura nipponica (non che colleghi qui su AL) abbiamo deciso di fare un salto da Transmission, un bel negozietto di musica che si trova appena dietro Termini e che espone tra le sue merci delle vere chicche. Una di queste è l'album oggetto di questo post. Thursday: una delle band più importanti nel panorama post-hardcore odierno, dal loro primo album non ne hanno sbagliato uno e anche se possono sembrare stucchevolmente melodici, fidati hanno una certa consapevolezza nel fare quello che fanno. Envy: che dire, una delle migliori band del mondo? Partiti a metà degli anni 90 con un Punk/Hardcore veloce e tragico, si sono poi diretti verso lidi sperimentali non indifferenti abracciando soluzioni Post-Rock di una bellezza mozzafiato. Una specie di Mogwai fusi con [inserire band screamo(vero) a piacimento]. Queste due grandi band si sono unite in uno split a dir poco eccezionale. Quattro canzoni dei primi e tre dei secondi (ok lo ammetto avrei preferito il contrario) che, ovviamente, sono la parte migliore dello split, senza nulla togliere ai T, che anzi vanno segnalati per il primo pezzo (riutilizzato anche per il loro nuovo album Uncommon Existence) che é un piccolo capolavoro.
Ah, alla fine naturalmente l'abum l'ho comprato, per 7 modici euri. Spesi bene, molto bene.

Tracklist:

1. "As He Climbed the Dark Mountain" [Thursday]
2. "In Silence" [Thursday]
3. "An Absurd and Unrealistic Dream of Peace" [Thursday]
4. "Appeared and Was Gone" (Remix by Anthony Molina of Mercury Rev) [Thursday]
5. "An Umbrella Fallen into Fiction" [Envy]
6. "Isolation of a Light Source" [Envy]
7. "Pure Birth and Loneliness" [Envy]

;-)

20090518

HEROIN - "HEROIN" (1997)


Appena dopo i Rites of Spring, appena prima degli At the Drive In, gli Heroin sono un gruppo fondamentale per la nascita e lo sviluppo del post-hardcore e di quella che viene definita dai puristi "la seconda ondata emo". All'inizio degli anni 90 nella west cost americana non esisteva solo il Grunge ma anche una piccola scena che sembrava raccogliere il testimone lasciato da Guy Picciotto & Co. E in diretta da San Diego a riscrivere le regole del nuovo hardcore, sempre più introspettivo e sempre meno "Tough", arrivano questi ragazzi. Un pò Dischord, un pò screamo(quello vero) non tanto nella voce quanto nei tempi e nelle chitarre, un pò Embrace( dovrò scrivere qualcosa anche su loro prima o poi) nei pochi anni della loro breve carriera-tra il '91 e il '93 se non sbaglio- gli Heroin tirano fuori una manciata di piccoli capolavori. Tutti raccolti in questa "discografia" alla fine dei nineties. Insomma c'è poco da dire, ascoltateli e se amate queso tipo di sound non ne rimarrete assolutamente delusi.

P.s. Le note dolenti: data la scarsa reperibilità di quest'album sperò che non ci siano errori o vuoti nella tracklist e che la copertina sia quella giusta, ne hanno fatto millemila edizioni. Fatemi sapre, lasciando un commento, se qualcosa non và.

Tracklist:
  1. Head Cold (3:15)
  2. Undertaking (1:31)
  3. Indecision (2:33)
  4. I've Got Mine (1:18)
  5. This Time (2:39)
  6. Never Ever (1:26)
  7. Has Been (4:22)
  8. Leave (1:49)
  9. Wander (1:18)
  10. Blindly (1:05)
  11. With No Name (2:32)
  12. Meaning Less (2:05)
  13. A Portion (1:39)
  14. The Obvious (2:01)
  15. Comes to Mind (5:03)
  16. In General (2:15)
  17. Moving Parts (1:08)
  18. Another (5:17)
  19. Destination (3:36)

;-)

PINK FLOYD - THE DARK SIDE OF THE MOON (1973)


Avevo promesso un post non "core", quindi vado sul più classico dei classici. Senza tanti fronzoli posso affermare che questo è uno dei migliori dischi dell'universo (e spero che ci troviamo tutti d'accordo su questo). E sono anche sicuro che tutti lo conoscono ma non tutti cell'hanno. Quindi eccolo qua.

01. Speak to me/Breathe
02. On the run
03. Time
04. The great gig in the sky
05. Money
06. Us and them
07. Any colour you like
08. Brain damage
09. Eclipse

;)

VINCENT GALLO - "WHEN" (2001)


Un disco semplicemente soave. Dall'inizio alla fine.
Qui sotto c'è il video di Honey Bunny, censurato da Youtube, nel quale il buon Gallo (autore tra l'altro di alcuni film niente male) ci spiega senza fronzoli la propria visione del gentil sesso.
Che simpatica canaglia...



Tracklist:
1. I Wrote This Song for the Girl Paris Hilton
2. When
3. My Beautiful White Dog
4. Was
5. Honey Bunny
6. Laura
7. Cracks
8. Apple Girl
9. Yes I'm Lonely
10. A Picture of Her

;-)



20090517

NICK DRAKE - "FIVE LEAVES LEFT" (1969)

L'ombra è un luogo confortevole. Ripara dall'indiscrezione della gente, aiuta a creare, a pensare, a comporre, mette il genio (inteso come individuo) a tu per tu con il genio (inteso come talento personale). Nick Drake ha vissuto la maggior parte della sua esistenza, appunto, nell'ombra: un ragazzo schivo, solitario, investito da un grande successo solo dopo la sua morte. Chi ha avuto la fortuna di vederlo suonare dal vivo ne parla come di un esile giovane inglese, che, durante i concerti, chino sulla sua chitarra, a malapena rivolgeva un'occhiata al pubblico, intimidito da quella selva di sguardi attenti, attoniti, stupiti che lo raggiungevano. In silenzio ha vissuto, in silenzio ha creato, in silenzio se ne è andato, nel 1974: forse un suicidio, forse un errore, certamente una dose eccessiva di farmaci."Five Leaves Left" è il suo primo disco, tiepidamente accolto dalla critica dell'epoca, in seguito rivalutato ed ora considerato una pietra miliare del cantautorato anglosassone. E non potrebbe essere altrimenti: la delicatezza struggente, la sensibilità, la profondissima malinconia delle liriche di Drake, sottolineate da un fingerpicking assolutamente magistrale, da splendidi arrangiamenti di archi e da un contrabbasso sempre trascinante, trafiggono irreversibilmente il cuore di chi ascolta. E' un disco eccelso per tutta la sua durata, perfetto in ogni sua espressione: talora gioviale, altrove terribilmente "blue", sempre velato dal presagio della sorte funesta del suo autore, come fosse un poeta romantico inglese. Pardon, lo è stato.
Ascoltate "Five Leaves Left" con cura: solo di rado musica e letteratura sono state così vicine, in un'unica opera di meravigliosa bellezza.

Tracklist:
  1. Time Has Told Me
  2. River Man
  3. Three Hours
  4. Way To Blue
  5. Day Is Done
  6. 'cello Song
  7. The Thoughts Of Mary Jane
  8. Man In a Shed
  9. Fruit Tree
  10. Saturday Sun
;-)

MONO - "HYMN TO THE IMMORTAL WIND" (2009)


Dio (o Jacob) benedica la Temporary Residence, Jacob (o Dio) benedica i Mono. L'accoppiata tra una delle etichette con la miglior offerta musicale (a mio parere) del cosmo, ed una band assolutamente da brividi, ha portato alla luce ciò che, anche secondo la critica (che solitamente non ne azzecca una), può considerarsi già come uno dei migliori dischi di questo 2009. Uno dei miei dischi preferiti, aggiungerei, ma non credo che il popolo di internet nutra particolare interesse verso quest'ultima informazione. Comunque. Ricorderete (e se non lo ricordate, spulciate le tag) che i Mono fecero già la loro comparsa su Audiolesi con "You Are There", un piccolo gioiello: bene, "Hymn To The Immortal Wind" è molto di più. E' una sinfonia post-rock dai toni epici, solenne, grandiosa, ariosa, dagli spazi enormi ed incolmabili: potrebbe essere la colonna sonora dello sbarco umano su Marte prossimo venturo (!?!), avrebbe potuto accompagnare il momento in cui il primo uomo si inchinò al Sole, o l'arrivo, che so, di Amundsen al Polo Sud. Nel caso di un olocausto nucleare, proporrò ai governi di tutto il mondo la trasmissione in filodiffusione in ogni città del disco in questione. Sottolineerebbe a dovere la drammaticità e l'intensità del momento, con il suo delay, con gli archi trascinanti, con la forza delle sue esplosioni noise. In ogni caso, concedete a "Hymn To The Immortal Wind" un'occasione. E' colossalmente, enormemente, immensamente denso di passione: "da piagne", come ci piace dire ultimamente.

Tracklist:
  1. Ashes In The Snow
  2. Burial At Sea
  3. Silent Fight, Sleeping Dawn
  4. Pure As Snow (Trails Of The Winter Storm)
  5. Follow The Map
  6. The Battle To Heaven
  7. Everlasting Light
;-)

20090516

BLACK MERDA - S/T (1967)


A parte il nome meraviglioso, che presto mi tatuerò sul petto, è un gruppo da paura.
Hendrix style

1. Ashamed
2. Cynthy-Ruth
3. Good Luck
4. Over and Over
5. Reality
6. Set Me Free
7. That's The Way It Goes
8. The Prophet
9. Windsong


;-)

20090513

LA QUIETE - LA FINE NON E' LA FINE (2004)


E per finire con gli amici dell'articolo femminile ecco a voi i La Quiete. Logicamente li ho voluti postare per ultimi perché sono i migliori, e il meglio viene sempre alla fine! Fanno hardcore come avevo detto? No. Fanno screamo (che però viene dall'hardcore e quindi sta nella scena). Cantano in italiano, hanno melodie magnifiche con questi arpeggi che ti portano la quiete prima e/o dopo la tempesta, hanno testi sublimi (anche se con tutto il booklet a volte non si riesce a seguirli..) e sono uno dei miei gruppi preferiti in assoluto (e "sti cazzi" voi dite.. o meglio "che ce frega" perché ho scoperto che "sti cazzi" non in tutta italia viene inteso per come lo intendiamo noi del centro, quindi non voglio mettere in bocca alla gente esclamazioni discordanti dai loro pensieri).
Comunque il disco è bello. Punto.
ps. mi dispiace ma la copertina non si trova più grande..

01. Raid aereo sul paese delle farfalle
02. Metempsicosi del fine ultimo: Nevrastenica oscillazione fra poli estremi
03. Notte dei cristalli a rùe des trois-frères
04. Ciò che non siamo ciò che non vogliamo
05. Il destino di un ombrello
06. Super omega
07. Merce Cunningham
08. Uncaged
09. La fine non è la fine

;)

THE FALL OF TROY - DOPPELGANGER (2005)

Tecnica, melodia, testi geniali, tecnica e... l' ho già detta tecnica? Oggi vi propongo un trio che definire power è l'equivalente di definire Moccia uno scrittore non troppo bravo, un fottuto eufemismo! Prendiamo il cantante/chitarrista Thomas: canta con una voce melodica che raggiunge picchi di tonalità estremi, urla, si dimena sul palco (cercatevi qualche live sul tubo) e nel mentre? Suona la sua sei corde con un livello di abilità decisamente fuori dal comune. Certo la sua immensa bravura e la sua personalità offusca un pò gli altri componenti della band, ma ad un orecchio allenato et attento (e da queste parti non mancano) non sfuggirà la tecnica più che sopraffina del bassista - che di tanto intanto aggiunge anche qualche scream - e la precisione assoluta del batterista che segue alla perfezione i suoi compari mantenendo altissimo il livello e mettendoci anche del suo in alcune trovate stilistiche non di poco conto. E il lato più interessante di questo continuo vorticare di tempi dispari ai confini con certo post-hardcore, strillacci e tapping petrucciani è che il tutto rimane comunque estremamente orecchiabile e divertente. Catchy.
Divertiti o rimborsati. (Vabbè adesso non esageriamo)

Eccovi un piccolo assaggio.



Tracklist:
1. I Just Got This Symphony Goin'
2. Act One, Scene One
3. F.C.P.R.E.M.I.X.
4. You Got a Death Wish, Johnny Truant?
5. Mouths Like Sidewinder Missiles
6. The Hol[ ]y Tape...
7. Laces Out, Dan!
8. We Better Learn to Hotwire a Uterus
9. Whacko Jacko Steals the Elephant Man's Bones
10. Tom Waits
11. Macaulay McCulkin


;-)

NAKED CITY - "TORTURE GARDEN" (1989)



Volete far credere ai vostri vicini che nel vostro appartamento sta avvenendo l'indicibile?
Volete molestare qualsiasi tipo di animale domestico?
Volete pelare, affettare e sminuzzare un chilo di patate in meno di 50 secondi?
Allora ascoltate questo disco.

Formazione:
John Zorn – alto sax, vocals
Bill Frisell – guitar
Wayne Horvitz – keyboards
Fred Frith – bass
Joey Baron – drums
Yamatsuka Eye – vocals

Tracklist:
01. Blood Is Thin (1:03)
02. Demon Sanctuary (0:42)
03. Thrash Jazz Assassin (0:48)
04. Dead Spot (0:35)
05. Bonehead (0:56)
06. Speedball (0:39)
07. Blood Duster (0:17)
08. Pile Driver (0:37)
09. Shangkuan Ling-Feng (1:18)
10. Numbskull (0:31)
11. Perfume Of A Critic's Burning Flesh (0:28)
12. Jazz Snob Eat Shit (0:27)
13. The Prestidigitator (0:48)
14. No Reason To Believe (0:27)
15. Hellraiser (0:42)
16. Torture Garden (0:39)
17. Slan (0:26)
18. Hammerhead (0:12)
19. The Ways Of Pain (0:36)
20. The Noose (0:12)
21. Sack Of Shit (0:48)
22. Blunt Instrument (0:56)
23. Osaka Bondage (1:17)
24. Igneous Ejaculation (0:24)
25. Shallow Grave (0:43)
26. Ujaku (0:31)
27. Kaoru (0:54)
28. Dead Dread (0:49)
29. Billy Liar (0:15)
30. Victims Of Torture (0:26)
31. Speedfreaks (0:52)
32. New Jersey Scum Swamp (0:43)
33. S & M Sniper (0:16)
34. Pigfucker (0:27)
35. Cairo Chop Shop (0:26)
36. Fuck The Facts (0:14)
37. Obeah Man (0:20)
38. Facelifter (0:59)
39. N.Y. Flat Top Box (0:45)
40. Whiplash (0:23)
41. The Blade (0:42)
42. Gob Of Spit (0:20)


;-)

20090512

LA CRISI - "II - TUTTI A PEZZI" (2008)


Stavolta tocca ai La Crisi. E stavolta si parla di hardcore al 100%. Sempre in italiano. E di particolare c'è la voce (che è una ficata) e i testi alquanto bizzarri per un gruppo del genere! Cito a tal proposito le parole di Freds (sapete chi è, sì?): "Oh, sembra di sentisse Jacopo Ortis hardcore!"
ps. il disco l'ha registrato Kurt Ballou aka il chitarrista dei Converge. Quindi rispetto massimo! In più ho avuto la piacevole sorpresa di vedere il bassista dei Darkest Hour (affermata band melodic death metal americana(no il melodic death brutto in culo però! Posterò in futuro perché è un gruppo veramente degno di nota!)) in sede live indossare una loro maglietta.. E mi chiedo, dove cavolo l'ha presa?? Che mistero la musica..

01. Non capite
02. Così ti piacciono le ossa
03. La verità è leggermente differente
04. Mi credi o no?
05. Mi-o-Dio
06. Ne direzione ne destinazione
07. Star warz
08. Il resto di una vita
09. Perdo punti
10. Ricordi dove sei?
11. Senso di abitudine
12. La mia ultima lettera
13. Tutti a pezzi

;)
password: STRENGHT

20090511

YMCK - "FAMILY RACING" (2005)

Rispecchiando una buona parte dei miei ascolti in questo periodo, mi dedico oggi alla presentazione di un gruppo geniale, anzi... GENIALE. Non so chi sia il malato che, per primo, ha avuto l'idea, anch'essa GENIALE, di sfruttare i meravigliosi suoni delle vecchie console tanto care a chi, molti anni fa, passava le ore più calde dei pomeriggi estivi perso nei mondi bidimensionali Nintendo (e non)... ma gli YMCK, a mio parere, sono coloro i quali (assieme agli Anamanaguchi - date un'occhiata alle tag a destra) lo fanno meglio. Midori Kurihara, Yokemura Takeshi e Nakamura Tomoyuki sono tre nipponici illuminati, gli stessi che vedete alla guida dei bolidi nella cover, i quali hanno dato vita, nel 2004, agli YMCK. Fantastici. A differenza di molti altri, i nostri non fanno uso di alcun tipo di strumento non elettronico: né chitarre, né basso, né batteria. All'inizio pensai che questo fosse un difetto: tuttavia, fin dal primo ascolto, mi ricredetti. Chi ha bisogno di un contrabasso o un sassofono, quando il jazz-swing di "C'mon! Swing All-Stars" è così perfetto? Ken 4, il simpatico omino di cui vi parlai qualche post fa, suona negli Anamanaguchi. Ma adora gli YMCK. Non deludetelo, ed unitevi a lui in un'epica task per salvare il mondo dalle palle di gomma, sulle note di "Family Racing".
P.S.: aggiungo ai veri titoli giapponesi delle tracce la trascrizione inglese (quando c'è) o la traduzione (sempre in inglese).

Tracklist:
  1. ファミリー・レーシング (Family Racing)
  2. パニック・レーサー005 (Panic Racer 005)
  3. Go YMCK, Go!
  4. カモン!スイング・オール・スターズ (C'mon! Swing All-Stars)
  5. ロックンロール・ランデブ (Rock'n'Roll Rendezvous)
  6. 魚のまばたき (Fish's Wink)
  7. Milky Blue ~ 不思議の国のリドル (Riddle In Wonderland)
  8. キラ・キラ (Kira Kira)
;-)

LA PIOVRA - ONE SIDED LP (2007)



Questo è il primo di tre post (uno al giorno) riguardante tre gruppi collegati tra loro dall'articolo determinativo femminile singolare. Tutti e tre inerenti a un determinato genere, cioè l'hardcore (e come ti sbagli? prometto che dopo questi tre posto qualcosa senza la parola "core"). Hardcore italiano e cantato in italiano. Tre gruppi comunque totalmente diversi l'uno dall'altro. Parto con i La Piovra. Ma fanno hardcore? Boh. In verità no. E' tipo punk'n'roll a duemila. Assai divertente. Sei pezzi per una durata totale di dieci minuti scarsi, quindi scorre veloce veloce! Sì, molto divertente! E poi la copertina è fica, e pure il nome. Peccato che si sono sciolti.

01. L'ultima sigaretta
02. Contintasca
03. Il punto non basta
04. Uno dopo l'altro
05. Tentacoli
06. Fait dens

;)

20090510

ANTONIO CARLOS JOBIM - "WAVE" (1967)

C'è il rischio di scadere nel banale, nell'encomiastico e/o nel ridondante, quando si parla di mostri sacri. E poichè Antonio Carlos Jobim (assieme a leggende quali - per citarne un paio tra i miei preferiti - Vinicius De Moraes e Caetano Veloso) è LA Bossanova, sarò veloce e lapidario. "Wave" è un capolavoro, un insieme di dieci tracce, prevalentemente strumentali, che rappresentano uno degli esempi più fulgidi di quella saudade tanto cara a chi ha fatto grande il Brasilian Jazz. Bisognerebbe ascoltare la perla in questione al tramonto su una bianchissima spiaggia di Rio: in mancanza di meglio, una mite notte di inizio estate andrà benissimo. "Wave" è superlativo: godetevelo.
P.S.: è consigliata la lettura di un fumetto di Corto Maltese durante l'ascolto... sapete, l'esoticità.

Tracklist:
1. Wave

2. The Red Blouse
3. Look to the Sky
4. Batidinha
5. Triste
6. Mojave
7. Dialogo
8. Lamento
9. Antigua
10. Captain Bacardi

;-)

VANGELIS - DIRECT (1988)


Dopo aver parlato con un amico dell'esistenza di questo blog mi ha consigliato un disco a lui molto caro che avrebbe sempre voluto recensire e condividere con tutti. Questa che segue è la recensione scritta di suo pugno che mi ha inviato pochi minuti fà, io mi sono limitato alla tracklist.

"Anno 1988, Vangelis incide Direct,
Un Album( a parer mio) dei migliori sfornati dal compositore greco.
Il cd è formato da 12 tracce che esprimono al massimo la vena creativa di quest’artista.
Al contrario dei soliti lavori già prodotti, soprattutto le colonne sonore di film ,che erano sempre collegati da un tema principale,le tracce non sono collegate l’una con l’altra e questo ci fa capire come l artista ha voluto sbizzarrirsi con vari suoni e con varie melodie che creano stati d’animo diversi. Inoltre ha inserito nell’album “Metallic Rain”, brano tratto dal film Blade Runner ,che nel cd della colonna sonora, non era stato inserito.
Le tracce si formano dall’unione di suoni ed effetti per la maggior parte elettronici e la voce umana la troviamo relegata in secondo piano con qualche apparizione sporadica in un paio di tracce.
Da ascoltare quando si cerca un’pò di relax."

Scritta da e in collaborazione con: Giacomo Prugnoli (si gente proprio lui, il leggendario! :D)

Tracklist:

  1. "The Motion of Stars" - 4:17
  2. "The Will of the Wind" - 4:41
  3. "Metallic Rain" - 6:10
  4. "Elsewhere" - 5:39
  5. "Dial Out" (CD Bonus track) - 5:20
  6. "Glorianna (Hymn a la Femme)" - 4:20
  7. "Rotation's Logic" - 3:27
  8. "The Oracle of Apollo" - 3:55
  9. "Message" - 7:07
  10. "Ave" - 5:04
  11. "First Approach" - 4:58
  12. "Intergalactic Radio Station" (CD Bonus track) - 7:44

:-) via "the sweet harmonies"

MILES DAVIS - "LIVE EVIL" (1970)

disco magico

"This album features prolly the best takes from those outragous performances, plus some far-out studio recordings from that period. This is Miles at his pinnacle best, along side some outstanding talent, with a little help of some nice studio work and fast editing. The drums are not to be matched (thank the lord for Jack DeJohnette)".

1. Sivad (Miles Davis) 15:16
2. Little Church (Hermeto Pascoal) 3:16
3. Medley: Gemini/Double Image (Miles Davis/Joe Zawinul) 5:54
4. What I Say (Miles Davis) 21:12
5. Nem Um Talvez (Miles Davis) 4:03
6. Selim (Miles Davis) 2:15
7. Funky Tonk (Miles Davis) 23:28
8. Inamorata and Narration by Conrad Roberts (Miles Davis) 26:28

;-)
;-))

YOUNG MARBLE GIANTS- "COLOSSAL YOUTH" (PLUS BONUS TRACKS) (1980)

[Young_Marble_Giants_-_Colossal_Youth_cover.jpg]

Terzetto di Cardiff formato dalla cantante Alison Statton e dai fratelli Philip (basso) e Stuart (chitarra e organo) Moxham, propongono un pop delicato, fatto di piccoli tocchi, come una serie di acquerelli impressionistici, canzoni appena abbozzate e strutturate su poche "pennellate" minimaliste. L'atmosfera è sognante, e l'organo è spesso in primo piano (vedi anzi senti The Taxi), crea un'atmosfera quasi onirica. La voce della Statton accarezza le note mentre le composizioni si aprono verso soluzioni ariose e mai troppo cariche, grazie anche a una strumentazione ridotta al minimo. Album che ha influenzato molti gruppi a venire, uno su tutti, gli Stereolab.

Track List:


CD 1

  1. Searching for Mr. Right (3:01)
  2. Include Me Out (1:58)
  3. The Taxi (2:05)
  4. Eating Noddemix (2:01)
  5. Constantly Changing (2:02)
  6. N.I.T.A. (3:29)
  7. Colossal Youth (1:53)
  8. Music For Evenings (3:00)
  9. The Man Amplifier (3:13)
  10. Choci Loni (2:35)
  11. Wurlitzer Jukebox (2:44)
  12. Salad Days (1:59)
  13. Credit in the Straight World (2:27)
  14. Brand - New - Life (2:52)
  15. Wind in the Rigging (2:26)

;-)

IREPRESS - SOL EYE SEA I (2009)


Non so nulla di questo gruppo. L'ho trovato in giro per blog e sono stato attirato dalla copertina luminosa (tipo zanzara). Pensavo fosse l'ennesimo gruppo del cazzo di robba pseudometal con breakdown a palla, voci iperalte e frangette piastrate (il tutto supposto per il colore della copertina). Ma mi sbagliavo! Disco abbastanza lungo indubbiamente, con durate di pezzi che vanno da poco meno di 2 minuti ad un massimo di 12. C'è di base il metal. Diciamo pure progressive metal. Ma il particolare è che il tutto circondato da atmosfere post-rock. Rigorosamente strumentale (se non per un paio di cori singalongs/voci femminili/srtillacci qua e là). L'ho sentito solo una volta (e lo sto risentendo ora) e ho deciso di condividerlo con voi audiolesi, perché è veramente fico! Progressive+metal new school(NO nu-metal (che fa cagare) badate)+post rock+copertina geniale+titoli esotici=irepress! Non fermatevi al primo pezzo! Fidatevi, sia che state in fissa con le belle atmosfere che con la tecnica del metallo!

01. Diaspora
02. Rhintu
03. Barrageo
04. Daniel Sen
05. Cyette Phiur
06. Fletchie
07. Adeluge
08. Billy
09. Entanglement

;)

"TORTOISE - "BEACONS FOR ANCESTORSHIP" (2009)


Un altro disco dal futuro, nel senso che dovremo aspettare il 26 giugno per vederlo sugli scaffali dei negozi. Premetto che finora ho comprato tutti i loro dischi, compresa la bellissima retrospettiva "A Lazarus taxon", uscita un paio d'anni fa. Sono proprio curioso.

tracklist:
01. High Class Slim Came Floatin’ In
02. Prepare Your Coffin
03. Northern Something
04. Gigantes
05. Penumbra
06. Yinxianghechengqi
07. The Fall Of Seven Diamonds Plus One
08. Minors
09. Monument Six One Thousand
10. de Chelly
11. Charteroak Foundation

;-)

20090509

ANAMANAGUCHI - "DAWN METROPOLIS" (2009)

Gli Anamanaguchi spaccano di brutto. Davvero. Una volta ascoltato "Dawn Metropolis", non se ne può più fare a meno. Perchè questo non è il classico disco 8-bit chiptune, non la riesumazione (sempre piacevole, a dire il vero) ed il riadattamento di suoni cari a noi geek nati negli anni '80 (si accettano al massimo i nati '90-'91): questo è rock'n'roll come lo avrebbe suonato Ken, quello con il trespolo per saltellare qua e là, che sparava una robaccia verde e si cibava di misteriosi ammassi gommosi (ditemi che lo ricordate anche voi, vi prego... Ken 4 mi ha segnato, era un capolavoro). "Dawn Metropolis" è il frutto di una batteria, un basso, due chitarre, un NES ed un Gameboy (ovviamente versione old-school), sapientemente utilizzati dai nostri nella composizione di tracce assolutamente accattivanti e scatenate, impossibili da non amare. Tra i vari ascolti di gruppi 8-bit che ho avuto modo di fare, questo è senza dubbio il migliore, affiancato soltanto da un terzetto di genii giapponesi che rispondono al nome di YMCK (posteremo a breve, abbiate fede). Non c'è Nintendocore che tenga, né Blipblop, né Pokemoncore, come qualche malato ha definito il genere: c'è il rock'n'roll NES degli Anamanaguchi, tutto il resto sta una spanna sotto. Semplicemente mitico. L'ascolto di "Dawn Metropolis", probabilmente, allontanerà da voi maggiorate, femmes fatales e bondgirls, ma avvicinerà in compenso occhialuti nerd in mocassini di cuoio. Volete mettere? (Tip finale: andatevi a vedere il sito www.anamanaguchi.com, è fantastico)

Tracklist:
  1. Blackout City
  2. Jetpack Blues Sunset Hues
  3. Dawn Metropolis
  4. Danger Mountain
  5. Overarrow
  6. Tempest, Teamwork, Triumph (At Sea)
  7. Mermaid
;-)
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