Dio (o Jacob) benedica la Temporary Residence, Jacob (o Dio) benedica i Mono. L'accoppiata tra una delle etichette con la miglior offerta musicale (a mio parere) del cosmo, ed una band assolutamente da brividi, ha portato alla luce ciò che, anche secondo la critica (che solitamente non ne azzecca una), può considerarsi già come uno dei migliori dischi di questo 2009. Uno dei miei dischi preferiti, aggiungerei, ma non credo che il popolo di internet nutra particolare interesse verso quest'ultima informazione. Comunque. Ricorderete (e se non lo ricordate, spulciate le tag) che i Mono fecero già la loro comparsa su Audiolesi con "You Are There", un piccolo gioiello: bene, "Hymn To The Immortal Wind" è molto di più. E' una sinfonia post-rock dai toni epici, solenne, grandiosa, ariosa, dagli spazi enormi ed incolmabili: potrebbe essere la colonna sonora dello sbarco umano su Marte prossimo venturo (!?!), avrebbe potuto accompagnare il momento in cui il primo uomo si inchinò al Sole, o l'arrivo, che so, di Amundsen al Polo Sud. Nel caso di un olocausto nucleare, proporrò ai governi di tutto il mondo la trasmissione in filodiffusione in ogni città del disco in questione. Sottolineerebbe a dovere la drammaticità e l'intensità del momento, con il suo delay, con gli archi trascinanti, con la forza delle sue esplosioni noise. In ogni caso, concedete a "Hymn To The Immortal Wind" un'occasione. E' colossalmente, enormemente, immensamente denso di passione: "da piagne", come ci piace dire ultimamente.
Tracklist:
- Ashes In The Snow
- Burial At Sea
- Silent Fight, Sleeping Dawn
- Pure As Snow (Trails Of The Winter Storm)
- Follow The Map
- The Battle To Heaven
- Everlasting Light
1 commento:
presto sentirò e presto ti diro che ci sto in fissa, sicuro...
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