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20090731

AT THE GATES - SLAUGHTER OF THE SOUL (1995)


Scusate se riapro la parentesi metal ma volevo condividere con tutti la gioia di aver acquistato il miglior disco death metal di tutti i tempi. Ebbene sì, il miglior disco death metal di tutti i tempi! Ultimo lavoro degli At the Gates, band svedese formatasi nel 1991, che si scioglie poco dopo l'uscita di questo capolavoro. Un disco splendido e carico di sentimento (tra virgolette) che ha ispirato miriadi di gruppi (vedasi Darkest Hour) e che probabilmente insieme a Pantera e Carcass ha creato il fenomeno "del momento" (cioè di qualche anno fa, in quanto ormai già passato) chiamato metalcore. Già dalla prima traccia si può percepire la fredda temperatura della Svezia che entra nelle vene.. Death metal svedese puro al 100%, con tanto di stacchi acustici melodiosi che solo i nostri vichinghi sanno tirar fuori!
E pensare che Tompa (cantante della band) al tempo aveva solo 22 anni..

01. Blinded by fear
02. Slaughter of the soul
03. Cold
04. Under a serpent sun
05. Into the dead sky
06. Suicide nation
07. World of lies
08. Unto others
09. Nausea
10. Need
11. The flames of the end

;)

20090730

THE ARMED - "THESE ARE LIGHTS" (2009)


Da Detroit, maggiore centro abitato del Michigan, venne a funestare i palinsesti dei canali musicali un tale, odioso (de gustibus) Marshall Mothers, ormai tanti anni fa. Quest'anno a riabilitare l'immagine della scena musicale micciganese (?), in barba al tizio di cui sopra, intervengono i The Armed, con il loro primo album "These Are Lights". Mathcore, diamine. Una bomba di disco, con lo zampino di Kurt Ballou, più noto per essere il chitarrista dei Converge che per la sua (per giunta molto ampia) attività di produttore. Undici pezzi, esagitato dall'inizio alla fine, "These Are Lights" riesce nel nobile intento entropico/mathcoreiano della dissipazione di energia in forma cinetica. Il gruppo si autodefinisce punk, e probabilmente hanno anche ragione. Punk'n'roll'n'math'n'core, bello malato come piace a noi: "Buy a Snake", una delle tracce che mi hanno più colpito, ne è un esempio (tra l'altro, il pezzo in questione è seguito da un intermezzo jazzato, "I Steal What I Want", molto soft, definito dalle note a tinte calde di un corposo sassofono... un imprevisto molto piacevole e molto ben riuscito). Unica nota negativa: a mio modestissimo parere, "Gave Up", ottava traccia dell'album, fa cagare; un peccato, perchè è davvero l'unica e sola pecca dell'album.
In conclusione? Ascoltatevelo.

Tracklist:
  1. Party At Pablo's
  2. Kingbreaker
  3. Hail Troglodon
  4. As Centaurs
  5. Buy a Snake
  6. I Steal What I Want
  7. Grand Party Frankenstein
  8. Gave Up
  9. Terrordactyl
  10. Elephant
  11. The Great Fatsby
;-)

GODSPEED YOU!BLACK EMPEROR - "F#A# ∞" - (1997)

Avete un'ora di tempo da dedicare solo ed esclusivamente all'ascolto di un disco? Dico sul serio, non dovete fare nulla ma solo ascoltare, al limite vi concedo solo il raggiungimento del nirvana o una discussione con il dalai lama su come salvare il pianeta. Vi consiglio infatti la pura dedizione per poter apprezzare questo lavoro dei canadesi "Godspeed You!Black Emperor", tre tracce stratosferiche divise in varie riprese. La musica è difficile da catalogare, oserei dire da meditazione, ma lascio a tutti la libera interpretazione di questo album. Ricchi momenti di quasi silenzio si alternano a poetici arpeggi e crescendo epici, tutto con inserimenti di strumenti a sorpresa. Per me è un lavoro da capire semplicemente ascoltando, quindi non volgio dilungarmi troppo e invito tutti ad entrare anima e corpo, almeno una volta, nella travolgente ora di questo disco.
POST scriptum : mi è stata lanciata la sfida da regular john di raggiungere i mille ascolti di questo gruppo su last fm, non credo basti una vita ma ce la metterò tutta...

Tracklist:

1. " The Dead Flag Blues"
-"The Dead Flag Blues (Intro)" 0.00
-"Slow Moving Trains" 6.37
-"The Cowboy..." 10.10
-"The Dead Flag Blues (Outro)" 14.57

2. " East Hastings"
-"...Nothing's Alrite in Our Life..." / "The Dead Flag Blues (Reprise)" 0.00
-"The Sad Mafioso..." 1.35
-"Drugs in Tokyo" 12.19
-"Black Helicopter" 16.02

3. "Providence"
-"Divorce & Fever..." 0.00
-"Dead Metheny..." 2.44
-"Kicking Horse on Brokenhill" 10.51
-"String Loop Manufactured During Downpour..." 16.44
-Untitled (unlisted silence) 21.20
-"J.L.H. Outro" 24.52

;-)

20090729

THE MARS VOLTA - "DE-LOUSED IN THE COMATORIUM" (2003)


Dopo una discussione con il buon xVelleiox, autore del bel blog Saltatempo, ecco comparire sul vostro schermo, cari Audiolesi, l'inquietante testa dorata che simboleggia uno dei migliori album degli ultimi dieci anni (poco ma sicuro). The Mars Volta, dalle ceneri degli At The Drive-In bla bla bla, lo sapete tutti. Ciò che conta è la struggente bellezza di "De-Loused In The Comatorium". Trattasi del primo disco della band, un concept album basato su una storia breve scritta a quattro mani dal cantante Cedric Bixler-Zavala e dal tecnico del suono Jeremy Ward (R.I.P.), cugino di Jim Ward (Jim, dì soltanto una parola, ed io sarò salvato). Il racconto è basato su un fatto di cronaca, la morte di Julio Venegas, artista di El Paso ed amico di Zavala. In sessanta minuti e cinquantanove secondi, "De-Loused In The Comatorium" narra la storia di Cerpin Taxt, un individuo che tenta il suicidio con una dose letale di morfina e veleno per topi; ciò lo getta in un coma durante il quale egli sperimenta le più distorte visioni della psiche, fatto che, una volta ripresosi, lo porterà, in uno stato di totale disgusto nei confronti del reale, a gettarsi da un palazzo e trovare così la morte. Pura psichedelia, pura poesia: un capolavoro nel quale, si potrebbe supporre, sono nascoste le risposte a quegli interrogativi atavici che l'umanità si pone da tempo. Ascoltando "De-Loused In The Comatorium", si ha davvero l'impressione di conoscerle. Poi il disco finisce, e si torna ad essere dei comuni, insignificanti, abietti esseri umani.

Tracklist:
1. "Son et Lumière"

2. "Inertiatic ESP"
3. "Roulette Dares (The Haunt of)"
4. "Tira Me a las Arañas"
5. "Drunkship of Lanterns"
6. "Eriatarka"
7. "Cicatriz ESP"
8. "This Apparatus Must Be Unearthed"
9. "Televators"
10. "Take the Veil Cerpin Taxt"

;-)

NARROWS - "NEW DISTANCES" (2009)



Botch, Unbroken, Some Girls, These Arms Are Snakes, sono alcuni dei gruppi da cui provengono i membri di questa super band, immancabilmente Deathwish, che coniuga elementi caratteristici della musica aggressiva propostaci dall'etichetta bostoniana. Hardcore, Noise dissonante, Sludge psicolabile, una punta di Post-Rock e qualche incursione elettronica. Il cantato ipnotico e malato di Dave Verellen (ex-Botch) chiude il cerchio. Allegasi video alquanto disturbante.



Tracklist:

01. Chambered
02. Sea Witch
03. A Restoration Effort
04. I Give You Six Months
05. Changing Clothes
06. Newly Restored
07. Gypsy Kids
08. The Fourragere
09. Marquis Light

;-)

20090728

CAT POWER - THE GREATEST (2006)


Si va sul leggero stavolta. Il disco è di Cat Power, vero nome Chan Marshall, nata nel 1972, quindi ormai una signora (anche se non si direbbe), cantautrice statunitense. A dispetto del nome dell'album, "The Greatest" non è un greatest hits ma il suo settimo album in studio. Indie-Pop o Pop che sia è un disco molto piacevole. Oddio magari un paio di canzoni non sono il massimo, ma si sà che i filler sono sempre presenti nei dischi (non è vero, alcuni dischi sono magnifici dall'inizio alla fine) e poi la sua bella voce che ti entra in testa ti fa dimenticare di queste piccole quisquilie. Probabilmente questo è il suo miglior disco perché ben sviluppato e non troppo depresso. Sì, perché se vi procurate i suoi primi lavori vi trovate davanti a lamenti continui ed abbastanza stuccanti.
ps. lo so, la copertina fa cagare e non rispecchia il disco in se..

01. The greatest
02. Living proof
03. Lived in bars
04. Could we
05. Empty shell
06. Willie
07. Where is my love
08. The moon
09. Islands
10. After it all
11. Hate
12. Love & communication

;)

THE BOOKS - "THE LEMON OF PINK" (2003)

http://www.localretard.com/wp-content/uploads/2008/12/the_books_-_the_lemon_of_pink.jpg

Ecco a voi un piccolo gioiellino di cut 'n paste musicale, tecnica che il duo newyorkese ha saputo traslare con discreto successo anche in campo video (qui sotto c'è la bellissima clip di "Tokyo").




1 The Lemon Of Pink (4:40)
2 The Lemon Of Pink (1:34)
3 Tokyo (3:43)
4 Bonanza (0:52)
5 S Is For Evrysing (3:32)
6 Explanation Mark (0:19)
7 There Is No There (3:36)
8 Take Time (3:36)
9 Don't Even Sing About It (4:09)
10 The Future, Wouldn't That Be Nice? (3:15)
11 A True Story Of A Story Of True Love (4:25)
12 That Right Ain't Shit (2:44)
13 PS (0:55)

;-)

20090727

65 DAYS OF STATIC - "ONE TIME FOR ALL TIME" - (2005)



Interessantissimo e ultra-coinvolgente lavoro della band inglese che sotto la buona ala di Robert Smith si sta sempre di più affermando nel panorma musicale mondiale uscendo dalla nicchia (speriamo non gli faccia male...). Il genere è un mix di post-rock e molta molta elettronica. Il quartetto amalgama alla perfezione questi due filoni sempre di più affiancati in questi ultimi anni. Diciamo che con loro, oltre a piangere per le emozioni del buon post-rock, si muove avanti e indietro la testa e si tiene il tempo con ogni arnese ci si trovi nelle vicinanze, sia esso una penna o una supercazzola condizionata. Il bello del tutto è che i repentini passaggi fra i due generi avvengono in modi non del tutto scontati. La pelle d'oca però arriva e resta per almeno 10 minuti dopo la fine della canzone, con l'ultima traccia, la clamorosamente fantastica "Radio Protector", canzone potentissima da un pianoforte semplicemente strappalacrime e che imbambola gli ascoltatori senza poter riuscire a pensare a nulla. Consiglio vivamente anche la visione live della band, diciamo che un loro concerto è un bel viaggione che ti lascia tutto il tempo il sorriso stampato sulla faccia.

POST scriptum: Leopardi sul monte Tabor ascoltava continuamente Radio Protector, e il naufragare gli era dolce in questo mare.

Tracklist:

1. "Drove through ghosts to get here"
2. "Await Rescue"
3. "23kid"
4. "Welcome to the times"
5. "Mean low water"
6. "Climbing on roofs (Desperate edit)"
7. "The big afraid"
8. "65 doesn't understand you"
9. "Radio Protector"

;-)

20090726

THE RURAL ALBERTA ADVANTAGE - "HOMETOWNS" (2008)


Una nuova possibile next big thing quest'oggi su Audiolesi, cari signori. Non c'è bisogno che vi dica quale forestoso e musicalmente prolificissimo paese sia la patria dei The Rural Alberta Advantage: trattasi sempre dello stato con la bandiera dalla foglia d'acero. "Hometowns", risalente allo scorso anno, è un gioiellino indie-pop al profumo (leggero, ma presente) di country, e con un retrogusto lo-fi. Veramente, veramente piacevole. Intimo, eclettico, sorprendente, molto dolce, molto bucolico. E la voce della ragazza è davvero bella.
Come sempre: grande paese, il Canada.


Tracklist:
1 The Ballad of the RAA

2 Rush Apart
3 The Dethbridge in Lethbridge
4 Don't Haunt This Place
5 The Deadroads
6 Drain the Blood
7 Luciana
8 Frank, AB
9 The Air
10 Sleep All Day
11 Four Night Rider
12 Edmonton
13 In the Summertime

;-)

20090724

YELLO - "SOLID PLEASURE" (1980)

http://www.ecompil.fr/bk_img/0000/0422/8183/3922/00042281833922/00042281833922_S.jpg

Per la serie "un disco per l'estate" ecco a voi il primo disco del duo synthpop-new wave svizzero che ha fatto la storia. Basti pensare che fu uno dei pochi gruppi ad essere subito accolti nella RalphRecords dei Residents. Buon Martini dry a tutti!

http://splinteredsunrise.files.wordpress.com/2007/08/yello.jpg

01 - Bimbo (3:36)
02 - Night Flanger (4:52)
03 - Reverse Lion (1:21)
04 - Downtown Samba (2:38)
05 - Magneto (2:47)
06 - Massage (1:27)
07 - Assistant's Cry (1:49)
08 - Bostich (2:11)
09 - Rock Stop (2:30)
10 - Coast To Polka (1:54)
11 - Blue Green (5:25)
12 - Eternal Legs (4:08)
13 - Stanztrigger (2:56)
14 - Bananas To The Beat (3:05)
15 - Thrill Wave (2:02)
16 - I. T. Splash (2:35)
17 - Gluehead (2:52)
18 - Smirak's Train (4:39)
19 - Bostich (N'est-ce Pas) (4:36)


;-)

20090722

HENRY MANCINI

http://i10.ebayimg.com/02/i/001/21/9f/1cb4_1.JPG

Di solito preferisco non comprare raccolte o best of. Ma nel caso di un compositore enorme (per statura e discografia) come Mancini, mi vedo costretto a cominciare dalle basi, per poi ripropormi di tornare ad approfondire meglio in futuro il filone soundtrack/compositori. I temi di Mancini sono quelli che hanno fatto la storia, proprio come quelli di Morricone e di tanti altri mostri sacri. Sono melodie di quelle che, pur non ricordandone il nome, ognuno di noi ha inevitabilmente archiviate nella capoccia sin da bambino.

ecco uno dei miei pezzi preferiti:


01 - Peter Gunn
02 - Timothy
03 - Lujon
04 - March of the Cue Balls
05 - Fallout!
06 - Mr. Lucky
07 - Moon River
08 - Experiment in Terror
09 - Baby Elephant Walk
10 Days of Wine and Roses
11 - Theme From "Hatari!"
12 - Charade

(via http://ciendesalame.blogspot.com)

20090721

RED HOT CHILI PEPPERS - "THE RED HOT CHILI PEPPERS" (1984)

Oggi su Audiolesi facciamo gli alternativi, con il primo (ai più misconosciuto) album di uno dei gruppi più sputtanati del pianeta Terra. Qui, cari signori, i Red Hot Chili Peppers ancora non facevano cagare. Anzi, erano fiChi. Anzi, strafiChi. Anzi...
Il primo, omonimo (se si eccettua un imprevisto articolo determinativo iniziale) disco della band californiana è uno sbrodolamento punk-funk che parla di sesso spinto, droga, notti brave, liquidi seminali riversati in aeree maxillofacciali e calzini sul pisello. Tutt'altro (e molto meglio) rispetto alle faccette pulite che Kiedis, Frusciante, Flea e Smith mostrano alle telecamere di oggi, in una poco credibile mise newage-mambojambo. All'epoca insozzavano l'immagine della band due cattivi ragazzi come Jack Irons (batteria) e Hillel Slowak (più tardi deceduto in un incidente stradale - l'album "Mother's Milk" è a lui dedicato), che comunque non parteciparono alle registrazioni del disco.
Dicevamo. Le donnacce così partecipi alle liriche ballano forsennatamente su un sottofondo sporco, sporchissimo, che più lurido non si può. Il basso di Flea, l'unico "virtuoso" che la band abbia mai avuto, la fa da padrone, slappeggiando qua e là con evidente piacere. Le chitarre scempiano, soqquadrano, sghimbesciano sulle ritmatissime basi, delle quali bisogna mettere in evidenza un rullante talmente anni '80 che farebbe invidia a quello di "The Boxer" di Simon & Garfunkel. Anthony Kiedis ancora non era alla ricerca della melodia, fortunatamente, ed il suo cantato sbruffone si fa apprezzare.
Ragazzi, restituite "Stadium Arcadium" al luogo che gli spetta (una capiente tazza del cesso), gettate dalla finestra il singolo di "Dani California" e procuratevi "The Red Hot Chili Peppers". Vi piacerà, e svilupperete un sacrosanto, indicibile odio verso tutto ciò che i nostri hanno rilasciato nel terzo millennio: monnezza.


Tracklist:
  1. True Men Don't Kill Coyotes
  2. Baby Appeal
  3. Buckle Down
  4. Get Up And Jump
  5. Why Don't You Love Me
  6. Green Heaven
  7. Mommy, Where's Daddy?
  8. Out In L.A.
  9. Police Helicopter
  10. You Always Sing The Same*
  11. Grand Pappy Du Plenty
*appare come "You Always Sing" sulle re-issues del cd

;-)

20090720

THE ELECTRIC MOOG ORCHESTRA - "MUSIC FROM CLOSE ENCOUNTERS OF THE THIRD KIND" (1977)

Oggi, tutti guardano al cielo. Quarant'anni or sono, il primo essere umano varcava le soglie anguste del pianeta Terra, in un epico sforzo di conquista dello spazio. "One small step for a man, one giant leap for mankind". Chissà, magari domani non ci penserà più nessuno. Ma noi non siamo così, non noi Audiolesi, non voi, cari amici lettori: nello spazio vogliamo tornarci, e magari trovarci qualcuno. Nell'attesa, godiamoci la colonna sonora di un capolavoro della sci-fi. Nell'attesa, facciamoci cullare da quelle poche note che, almeno nella finzione, ci permisero di comunicare con loro, i visitatori: si bemolle, do, la bemolle, la bemolle, mi bemolle. Viaggiamo.

Tracklist:
1. Main Title And Mountain Visions

2. Nocturnal Pursuit
3. The Abduction Of Barry
4. The Arrival Of Sky Harbor
5. Galactic Force
6. The Conversation
7. The Appearance Of The Visitors
8. Resolution And End Title
9. Space Symphony

;-)

HARMONIC 313 - "WHEN MACHINES EXCEED HUMAN INTELLIGENCE" (2009)

http://rensoul.com/images/artist_harmonic313-machines.jpg

Nel 40° anniversario dell'uomo sulla luna, un disco che sembra partorito dal gelido silicio di HAL9000. Un impulso in 4/4 da sparare in loop nell'universo.

Il genio dietro H313 si chiama mark pritchard. Sul suo sito potete sfidare sfidare il supercomputer al grillo parlante...
  1. Dirtbox
  2. Cyclotron
  3. No Way Out
  4. Music Substitute System
  5. Köln
  6. Galag-A
  7. Word Problems
  8. Battlestar (feat. Phat Kat & Elzhi)
  9. Cyclotron C64 SID
  10. Call to Arms
  11. Flaash
  12. Don't Panic
  13. Falling Away (feat. Steve Spacek)
  14. When Machines Exceed Human Intelligence
  15. Quadrant 3
;-) 1, ;-)2 (source: http://microtrees.blogspot.com)

THE U-GOES - "DEPARTURES" (2007)


Ragazzi, scriviamo un po'di commenti ciascuno e recensiamo tutti insieme questo disco, altrimenti io da solo sarei troppo imparziale.
Tracklist:
1. "Departures"
2. "Twilight Twice"
3. "What if..."

20090719

AMPERE/SINALOA - SPLIT RECORDING (2006)


Allora, si parla di musica emozionale. Più precisamente questo split è la presentazione dei due estremi del genere. Gli apripista (con cui ho conosciuto questo splendido disco) sono gli Ampere. Gruppo del Massachusetts che si definisce punk.. Beh io li vedo molto molto screamo. Molto molto estremi ed intensi e molto molto influenzati da hardcore/grindcore. Però alla fine fanno punk. Un po' estremo, ma sempre di punk si tratta. Però il chitarrista è lo stesso degli Orchid (gruppo fondamentale screamo anni '90), quindi fanno screamo. Vabbè venitene a capo voi, tanto la loro parte sul disco dura solo 9 minuti (e secondo me è la migliore, però io sono di parte..). Poi si capovolge tutto e arrivano i Sinaloa, compatrioti degli Ampere e piacevolissima scoperta! All'inizio forse li ho un po' sottovalutati ma mi sbagliavo.. Loro al contrario propongono la parte non hardcore del genere. Molto molto piacevoli. In sostanza chi non ha mai sentito parlare di emo (mi pare strano comunque se siete seguitori di Audiolesi, in quanto di post sull'argomento ce ne sono a bizzeffe) qui può trovare tutto il necessario per capire quanto sia un genere aperto a varie influenze. E poi due gust is megl che uan..

01. New forms
02. At its heart & at its head
03. Wormwood, radiation
04. Our exit strategy
05. Burned out and hollow
06. We live like lost children
07. In antiquity

08. The earth is on fire
09. Tongue to teeth
10. I'm getting tired
11. Teeth to tongue
12. Expect delays

;)

NOFX - "THE DECLINE" - (1999)


Ladies and gentlemen, sono orgoglioso di postare su questo blog una delle composizioni musicali che posso dire con certezza ha cambiato la mia vita. Sto parlando di "The Decline" dei Nofx, ovvero una canzone della durata di 18 minuti e 29 secondi che stravolge il nostro concetto del punk veloce diretto distorto rozzo. In questi quasi venti munuti di puro godimento delle genialate di Fat Mike e compagni, c'è una pura e dura descrizione dell'american way of life e di cosa si nasconde dietro l'idillio del sogno americano. Senza mai essere banali nè nel testo nè nella musica, il quartetto californiano portò a termine una fatica che segnerà per sempre la storia del punk e delle nostre misere vite.
POST scriptum: un commento dei nofx riguardo questo lavoro è "don't try this at home".
Tracklist:
1. "The Decline"


MOGWAI - "THE HAWK IS HOWLING" (2008)

Avevo detto "con questo la smetto". E invece no. Sull'onda dello scompiglio emotivo gettatomi addosso dal concerto di ieri sera all'Auditorium di Roma, uno show strepitoso, ecco a voi, gentile pubblico di Audiolesi, l'ultima fatica dei Mogwai: "The Hawk Is Howling", risalente allo scorso anno. C'è forse bisogno che vi dica che si tratta di un disco splendido? Se amate la band scozzese, ma non conoscete questo loro lavoro, compratelo pure a scatola chiusa. Strapparsi le vesti in un vortice di commozione è garantito. Per la quarta volta: capolavoro.

P.S.: personalmente, trovo che il video di "Batcat" sia terrorizzante.

Tracklist:
  1. I'm Jim Morrison, I'm Dead
  2. Batcat
  3. Danphe And The Brain
  4. Local Authority
  5. The Sun Smells Too Loud
  6. Kings Meadow
  7. I Love You, I'm Going To Blow Up Your School
  8. Scotland's Shame
  9. Thank You Space Expert
  10. The Precipice
;-)

NOMEANSNO - "WRONG" (1989)

http://i10.tinypic.com/2a9wm79.jpg

Punk e arte. Con questo disco il punk è arte. La band canadese non ha mai più toccato vette più alte. Dopo anni sul mio Ipod ieri l'ho comprato e sono mooooolto contento

"Well, Christ was married on the cross
My father was married to my mother
And I am married to a cigarette butt lying in the gutter"



1. It's Catching Up (3:29)
2. The Tower (5:11)
3. Brainless Wonder (1:35)
4. Tired Of Waiting (1:47)
5. Stocktaking (3:05)
6. The End Of All Things (5:11)
7. Big Dick (3:15)
8. Two Lips, Two Lungs And One Tongue (1:46)
9. Rags And Bones (5:05)
10. Oh No! Bruno! (3:06)
11. All Lies (6:27)
12. Life In Hell (3:54)
13. I Am Wrong (7:01)

;-) (http://debutantedebris.blogspot.com)

20090718

THE MISFITS - "STATIC AGE" (1978/1997)


Chiarisco subito il motivo della doppia data: Static Age uscì nel lontano 1978 ma fu rimasterizzato con una resa sonora assai migliore (migliore di anche tutti gli altri album della Danzig-era) nel 1997. Quindi quello che abbiamo di fronte è il primo vero album dei Misfits e permettemi di dirlo, il migliore mai prodotto dalla band di Lodi, New Jersey. Su di loro c' é poco da dire sono delle assulte leggende del punk-rock e, sostanzialmente, i creatori del cosidetto "horror-punk". Testi e atmosfere quindi rimandano ad un immaginario funereo, trasportato ancor di più dalla splendida voce di Glenn Danzig, loro primo cantante. Il blues portato al punk, il Jim Morrison oscuro come molti lo definiscono (dopo l'abbandono dei Misfits fonda i Danzig, gran gruppo, più spostato sull'hard rock classico). Molti "puristi" non apprezzano quest'album a causa della pulizia sonora dovuta appunto alla rimasterizzazione, che non rispecchierebbe l'attitudine punk del gruppo. Stronzate, tutto ciò non ha fatto altro che rendere più apprezzabile e facilmente ascoltabile una album già fantastico di per se.

Tracklist:
  1. "Static Age" – 1:47
  2. "TV Casualty" – 2:24
  3. "Some Kinda Hate" – 2:02
  4. "Last Caress" – 1:57
  5. "Return of the Fly" – 1:37
  6. "Hybrid Moments" – 1:42
  7. "We Are 138" – 1:41
  8. "Teenagers from Mars" – 2:51
  9. "Come Back" – 5:00
  10. "Angelfuck" – 1:38
  11. "Hollywood Babylon" – 2:20
  12. "Attitude" – 1:31
  13. "Bullet" – 1:38
  14. "Theme for a Jackal" – 2:41
  15. "She" – 1:24
  16. "Spinal Remains" – 1:27
  17. "In the Doorway" – 1:25
  18. "Static Outtakes" – 8:43

;-)

ANDREW WK - "I GET WET" (2001)



E’ tempo di glam!
Glam e party no-stop in case di studenti americani nei week-end in cui non ci sono i genitori e si può fare baldoria intorno alla piscina di notte con un centinaio di ragazzi e ragazze provenienti da ogni college e con le camere da letto di tutta casa occupate da coppiette e con i nerd in acido in giro perché qualche bullo gli ha messo l’aspirina nella Fanta.
Comprai questo disco alla veneranda età di 13 anni perché fui colpito dai video di “Party Hard” e di “She’s beautiful” che giravano a rota su 100% rock di Rete A All music (metta un dito qua sotto chi si ricorda i mitici 100% di rete A, c’èra 100%indie, rock, punk ,metal, fusion, alternative ecc..).
Insomma sto pazzo schizzato di Andrew WK ha preso tre accordi tre e un giro melodico happy spensierato e ha dato vita ad uno dei dischi più riusciti e, a mio avviso, più sottovalutati della storia del puro rocchenrol un pochito glam.
Quindi, fan delle feste, del rock, dei Twisted Sister, fatevi sotto, usciamo, riprendiamoci le strade contro l’ottusità dei matusa e celebriamo il messaggio del party no-stop di Andrew WK!
Secondo me sarà il disco dell’estate di tutti gli Audiolesi, bum!

POST scriptum: ve prego famo la festa del blog Audiolesi intorno ad una piscina di notte.

Tracklist:

1. "It's Time to Party" - 1:30
2. "Party Hard" - 3:04
3. "Girls Own Love" - 3:13
4. "Ready to Die" - 2:54
5. "Take It Off" - 3:10
6. "I Love NYC" - 3:11
7. "She Is Beautiful" - 3:33
8. "Party til You Puke" - 2:34
9. "Fun Night" - 3:23
10."Got to Do It" - 3:55
11. "I Get Wet" - 3:23
12. "Don't Stop Living in the Red" - 1:42

;-)

20090716

THE CARRIER - "NO LOVE CAN SAVE ME" (2008)



Finalmente, dopo quasi un mese di assenza, torno a postare qualcosa su queste pagine. La cara Tiscali, avendo riparato un guasto alla mia linea dopo "soli" venti giorni, mi ha impedito di mantenermi aggiornato su qualunque nuova uscita, quindi in questi freddi giorni di astinenza da web mi sono dedicato a ciò che era contenuto nel mio piccolo e quasi scarico lettore mp3, oltre che ad un carico di cd di provenienza Deathwish( aspettatevi recensioni) approdato nel mio vetusto stereo. Sempre in casa "Deathwish a.k.a. la miglior etichetta di sempre" rimaniamo con questo ep, uscito in 7" che farà felici i fan di Verse, Have Heart, Defeater e comagnia presa a male. 3 pezzi ( sono fuori allenamento, Lp's a breve) che danno una continuità, un segnale di presenza importante a chi, con lo scioglimento di un paio delle fondamentali band di cui sopra, aveva temuto per la fine di un hardcore più profondo e strutturato a favore del solito "thrash-2step-monocorda-breakdown-toughguy-tegonfio-core". Fortunatamente la ricerca HC continua e la label di Jacob Bannon ( detto Giacobbenno a Viterbo) rimane un grande punto di riferimento in questo campo (vedi Killing The Dream, Carpathian; Shipwreck A.D. ecc...). Dieci minuti spesi benissimo.

Tracklist:
  1. n°51
  2. hello uncertainty
  3. epilogue: forgiveness

;-)

20090715

SIGUR RÓS - "TAKK..." (2005)

Magico. Onirico. Commovente. Un disco che ti mette le mani nella cassa toracica, e strizza tutto ciò che trova. "Takk..." ("Grazie..." in islandese), quarto album in studio dei Sigur Rós, lascia esausti. Un'ora di una intensità sconvolgente. Magari ce l'avete già, e sapete di cosa sto parlando. Magari no, e non avete idea di cosa vi siete persi finora. Un capolavoro, fino in fondo; l'opera più riuscita dei Sigur Rós (se la batte alla grande con il già postato Ágætis Byrjun). Guardatevi il video di "Hoppipolla": se non sentite grossi, pesanti lacrimoni ammassarsi agli angoli degli occhi, non siete degni dell'etichetta di essere umano.
Sinceramente, non è un disco che si possa descrivere. Sfugge alla comprensione del linguaggio. Ascoltatelo.

P.S.: non mancate di vedervi i video cliccando sui titoli delle tracce evidenziate. Sono delle vere e proprie opere d'arte.

Tracklist:
  1. Takk...
  2. Glósóli
  3. Hoppípolla
  4. Með blóðnasir
  5. Sé Lest
  6. Sæglópur
  7. Mílanó
  8. Gong
  9. Andvari
  10. Svo Hljótt
  11. Heysátan
;-)

THE HIVES - BARELY LEGAL (1997)


Ecco gli Hives quando erano giovani, grintosi e punk'n'roll a duemila. Secondo me è il loro miglior disco. Anche se Veni Vidi Vicious fa la sua porca figura.
ps. da notare sulla copertina il bassista (l'ultimo a destra) quanto era magro e quanti capelli aveva..

01. Well, well, well
02. A.k.a. I-D-I-O-T
03. Here we go again
04. I'm a wicked one
05. Automatic schmuck
06. King of asskissing
07. Hail hail spit n' droll
08. Black Jack
09. Whats that spell?... Go to hell!
10. Theme from...
11. Uptempo venomous poison
12. Oh Lord! When? How?
13. The stomp
14. Closed for the season

;)

COLOSSAL - "WELCOME THE PROBLEMS" (2004)

Sono in piena fase di amore spassionato verso quel genere di band, ormai sempre più rare, in grado di mischiare indie, math ed emo vecchio stile. Nel voler proporre qualcosa del genere, non posso fare a meno di riservare un meritatissimo spazio ai Colossal. I motivi? Cominciamo.
1) I Colossal sono gioviali, ricchi di arpeggi maggiori, il cantante ha un bel vocione grave, sono divertenti, malinconici ed abbastanza romantici a tratti.
2) I Colossal cambiano tempi e riff di batteria spesso, il basso è l'anima dei pezzi, potente e sostenuto, le chitarre scazzeggiano sopra che è una bellezza.
3) I Colossal schiaffano in mezzo una tromba ogni tanto, e ci sta un gran bene.
4) I Colossal mi ricordano i Braid, gli American Football e tutto quel marasma che tanto mi piace (su Audiolesi c'è molto, date uno sguardo).
5) I Colossal sono cinque buontemponi di Chicago dalla faccia davvero simpatica, dei quali uno solo è magro: gli altri quattro sono obesi o cicciottelli (e se fai emo stile '90 è un grosso punto a favore).
6) I Colossal, con "Welcome The Problems", hanno saputo ricreare, ormai nel primo lustro del terzo millennio, atmosfere di una decina di anni prima, sapendole arricchire con il nuovo. E non è sempre facile.
I Colossal: ascoltateveli.

Tracklist:
  1. The Dusk Of Us
  2. The Serious Kind
  3. Hot Probs
  4. The 1/5 Compromise
  5. 7677
  6. Work In Prague
  7. Nothing, Thank You
  8. Short Speech
  9. Careless Michael
  10. I'll Look At You When The Dying Starts
;-)

NIOBE - "BLACK BIRD'S ECHO" (2009)

Il ritorno di una grande sperimentatrice, la tedesco-venezuelana Yvonne Cornelius. Dopo avermi fatto innamorare con i due ottimi "Vodooluba" e "White Hats" (ma anche i due precedenti), sono convinto vada acquistato a scatola chiusa. Per chi non la conoscesse, le coordinate sono quelle di un folk rarefatto, contaminato da elettronica e rumorismi vari. Pura avanguardia, come prendere il sole su una spiaggia di polimeri.

http://img.sharedmp3.net/files/pics/1130/1129935/img_1_pr.jpg

01. Silicone Soul 4:15
02. You Have A Gift 2:38
03. Time Is Kindling 3:57
04. Cadillac Night 4:10
05. Blackbird's Echo 1:56
06. Lovely Day 3:47
07. A Shark 1:14
08. Fever 4:56
09. Gnomes And Pixies 4:45
10. My Conversion 3:07
11. Ava Gardner At The Swimming Pool 3:13
12. Blue Wolf 5:40


;-) (community.livejournal.com/i_am_rare)

THE DANKS - "ARE YOU AFRAID OF THE DANKS" (2009)


Terminate le 24 ore di sciopero, che condividiamo a palla, torniamo subito operativi.
Vi mancano gli Strokes di "Is This it?". Questo è il disco che fa per voi. I quattro giovanotti canadesi snocciolano un punk rock graffiante e melodico. Col tempo matureranno, ma per il momento il disco si presta benissimo per scorrazzare sul motorino e cantare a squarciagola davanti agli occhi della vecchietta con la busta della spesa che avete appena rischiato di investire.
Guidate con prudenza!


1. What We're Doing
2. Who Knows?
3. No Radio
4. Die Young
5. The Squealer
6. Automocar
7. What’s The Rush?
8. Shifty
9. Treaty Connector
10. In Alright

11. Planet Beach
12. 374


;-)
(http://indieelectrorock.blogspot.com)

20090714

OGGI SCIOPERO!



20090713

FRANCO BATTIATO - "FETUS" (1972) + "POLLUTION" (1973)

porgo anch'io il mio tributo al maestro, postando i primi due album, ipersperimentali.

http://www.personadondada.com/wordpress/wp-content/uploads/2008/10/battiato_fetus_front_88.jpg

Fetus (1972)

Fetus
Una cellula
Cariocinesi
Energia
Fenomenologia
Meccanica
Anafase
Mutazione

;-) (http://oceanosentrance.blogspot.com)


http://lasiepe.files.wordpress.com/2008/10/battiato_pollution_front.jpg

Pollution (1973)

Il silenzio del rumore
31 dicembre 1999 ore 9
Areknames
Beta
Plancton
Pollution
Ti sei mai chiesto quale funzione hai?

;-) (http://riservamoac.blogspot.com)

FRANCO BATTIATO - "LA VOCE DEL PADRONE" (1981)


Scrivo queste righe sull'onda dell'emotività. Ho avuto la grazia di vedere il Maestro dal vivo giusto ieri sera, al teatro romano di Ferento. Spettacolo incredibile, riflesso di una carriera altrettanto stellare ma mai contaminata dal gusto per l'esposizione mondana. Battiato, in quarant'anni di gloriosa attività artistica (anche nel campo della pittura e del cinema), ha saputo fondere classicismo, avantgarde, filosofia, eleganza, pop culture ed un' immaginifica capacità di scrittura, colorata di esoterismo, paesaggi cosmici, quotidianità, amori e civiltà perdute. Un mentore assoluto per chiunque si cimenti nel campo del cantautorato, nonchè un termine di paragone schiacciante e tuttora insuperato. "La Voce del Padrone" fu un enorme successo commerciale, il primo disco italiano a superare il milione di copie vendute: uno dei rari casi in cui, al successo, non corrisponde mancanza di qualità. Anzi. Da ascoltare con dedizione ed attenzione, richiamando alla mente un certo cosmopolitismo delle liriche e la giusta dose di leggerezza. Godetevelo, voi pronipoti di Sua Maestà il Denaro.

Tracklist:
  1. Summer On a Solitary Beach
  2. Bandiera Bianca
  3. Gli Uccelli
  4. Cuccuruccucù
  5. Segnali Di Vita
  6. Centro di Gravità Permanente
  7. Il Sentimento Nuevo
;-)

20090710

MOGWAI - "COME ON DIE YOUNG" (1999)

Lo so, mi ripeto. Con questo, se non sbaglio, i Mogwai vincono la palma di band con più post su Audiolesi. Però, signori miei, c'è poco da fare. Anche in questo caso, non si può che parlare di capolavoro. Assoluto. Innovativissimo. Toccante.
Applausi, prego.

Tracklist:
  1. Punk Rock:
  2. Cody
  3. Helps Both Ways
  4. Year 2000 Non-Compliant Cardia
  5. Kappa
  6. Waltz For Aidan
  7. Oh! How The Dogs Stack Up
  8. Ex-Cowboy
  9. Chocky
  10. Christmas Steps
  11. Punk Rock/Puff Daddy/Antichrist
;-)

AMESOEURS - AMESOEURS (2009)


Non ci crederete. Pensavo non esistesse nulla del genere. Vi spiego in poche parole: prendete gli Editors; fateli trasferire in Francia e fategli imparare la lingua; fate cambiare sesso al cantante; mettete alla seconda voce Burzum e alla batteria un indieboy che sta in fissa col blastbeat; uccidete tutti i loro parenti cosicché si crei l'atmosfera di depressione giusta. Ecco gli Amesoeurs. A me è piaciuto un sacco.. Sarà perché ultimamente sto in fissa col black oldschool e la batteria suona proprio in quel modo.. Black metal/Indie rock (tipo una canzone un genere e una l'altro..). Dovete credermi! Non sono pazzo! Non sono pazzooooo!!

01. Gas in veins
02. Les ruches malades
03. Heurt
04. Recueillement
05. Faux semblants
06. I XIII V XIX XV V XXI XVIII XIX – IX XIX – IV V I IV
07. Trouble (éveils-infâmes)
08. Video girl
09. La reine trayeuse
10. Amesoeurs
11. Au crépuscule de nos rêves

;)

20090709

LOU REED - "TRANSFORMER" (1972)

Signore, signori, gentile pubblico di Audiolesi. C'è poco da dire, riguardo a "Transformer". Trattasi di una pietra miliare, uno di quei dischi che, una volta usciti, cambiano gli orizzonti musicali di una generazione e del mondo che verrà; tappe fondamentali dell'evoluzione del medium musica. Lou Reed ne è la mente, David Bowie il produttore: sarebbe come se Gesù Cristo e Maometto scrivessero insieme un testo sacro. Capolavoro assoluto.

Tracklist:
  1. Vicious
  2. Andy's Chest
  3. Perfect Day
  4. Hangin' 'Round
  5. Walk On The Wild Side
  6. Make Up
  7. Satellite Of Love
  8. Wagon Wheel
  9. New York Telephone Conversation
  10. I'm So Free
  11. Goodnight Ladies
;-)

RADIOLESI Vol.3 - experimental music mix from Audiolesi

(37:22) feat. Santo & Johnny, Harry Belafonte, Harry James and His Orchestra, The Beatles, Nancy Sit, Elvis, Jon Rose, Yma Sumac, Arcady Progodym, Diplo feat Santogold, Trio Los Panchos, Captain Beefheart, P. Conte and more...


;-);-);-)

previously on Radiolesi:

vol.2


vol.1

20090708

OUZO - LESS BIBLES, MORE DOUBTS (2008)


Mi sto fossilizzando sull'Italia ultimamente, ma stanno uscendo parecchie cosuccie interessanti.. Stavolta propongo gli Ouzo di Perugia. Grande sorpresa! Ho comprato il disco una settimana fa nemmeno e xvelleiox (del blog just fucking one) mi ha messo in guardia dicendo che l'altro disco è mille volte meglio.. Mai fidarsi degli altri in campo di musica (quindi non fidatevi nemmeno di me che dico un sacco di baggianate)! L'ho appena sentito una volta che mi è entrato in testa! Il disco precedente mi piace di più forse perché è più tirato, ma qui in 17 minuti si torna negli anni '90 veramente! E' un disco punk rock/melodic hardcore molto molto piacevole e mai prevedibile. I testi anche (apparte vedute personali diverse su qualche argomento) sono molto divertenti. Diciamo che si capisce che stanno in fissa con i Nofx.. Quindi in conclusione se vi piacciono i Nofx vi piacciono gli Ouzo.
(Rimanendo in spirito punk, se vi capita andateli a vedere e comprategli il disco. Supporto al d.i.y.)

01. Join the trophy
02. Less bibles, more doubts
03. Hard score
04. These seed I give to you
05. Social d.i.y.
06. Liquorice
07. Mel
08. Coffin break
09. The purest thing
10. Back to the 90's

;)

LEGO BEATLES HIT PARADE

This is the original top five Audiolesi hit parade of the best Beatles-Lego videoclips ever posted on Youtube. Enjoy it!

http://farm1.static.flickr.com/53/108030619_485d6166ef.jpg

#5 Ob-la-di, ob-la-da by Unit065 (cosa ci fanno i personaggi di Star Wars?)


#4 Yellow Submarine (senza lode e senza infamia) by slavik262


#3 Eleanor Rigby by Unit065 (parental advisory: occhio alla morte drammatica di Eleanor)



2# HELP! by erlend246 (bianco e nero ottima idea)


#1 "I Saw Her Standing There" by yuuhei1987 (questo spacca)

GIORGIO MORODER - "E=mc² (1979)


http://soulfunkjazz.files.wordpress.com/2009/04/moroder-del.jpg

Un maestro, anche di stile (come si nota facilmente dalla copertina). E poi, è del Südtyrol.

Tracklist:
  1. Baby Blue
  2. What a Night
  3. If You Weren't Afraid
  4. I Wanna Rock You
  5. In My Wildest Dreams
  6. E=mc²
  7. Love's in You Love's in Me [Bonus Track]
  8. Evolution [Bonus Track]

20090705

KYUSSCOGRAPHY

Copioincollo da qui e vi ripropongo la discografia di un gruppo che non ha bisogno di presentazioni: i Kyuss. Oltre ai mastodontici album che hanno di fatto plasmato lo stoner rock, ci sono anche i primi 2 demo della band, quando ancora di faceva chiamare Sons of Kyuss.

http://mathfreak.files.wordpress.com/2007/10/kyuss.jpg




KYUSS/QUEENS OF THE STONE AGE SPLIT (1997)
01 Into the Void
02 Fatso Forgetso
03 Fatso Forgetso Phase II
04 If Only Everything
05 Born to Hula
06 Spiders and Vinegaroons

;-)



...AND CIRCUS LEAVES TOWN (1995)
Tracklist:
1 - Hurricane
2 - One Inch Man
3 - Thee Ol' Boozeroony
4 - Gloria Lewis
5 - Phototropic
6 - El Rodeo
7 - Jumbo Blimp Jumbo
8 - Tangy Zizzle
9 - Size Queen
10 - Catamaran
11 - Spaceship Landing

;-)





WELCOME TO SKY VALLEY ! (1994)
01 Gardenia
02 Asteroid
03 Sup Scoopa And Mighty Scoop
04 100 Degrees
05 Space Cadet
06 Demon Cleaner
07 Odyssey
08 Conan Troutman
09 N.O.
10 Whitewater

;-)




BLUES FOR THE RED SUN (1992)

01 Thumb
02 Green Machine
03 Molten Universe
04 50 Million Year Trip (Downside Up)
05 Thong Song
06 Apothecaries' Weight
07 Caterpillar March
08 Freedom Run
09 800
10 Writhe
11 Capsized
12 Allen's Wrench
13 Mondo Generator
14 Yeah

;-)



WRETCH (1991)
01 Beginning of What's About to Happen
02 Love Has Passed Me By
03 Son of a Bitch
04 Black Widow
05 Katzenjammer
06 Deadly Kiss
07 The Law
08 Isolation
09 I'm Not
10 Big Bikes
11 Stage III

;-)




Sons Of Kyuss (1990)
01 Deadly Kiss
02 Window Of Souls
03 King
04 Isolation Desolation
05 Love Has Passed Me By
06 Black Widow
07 Happy Birthday
08 Katzenjammer

;-)




Sons Of Kyuss - Demos (1990)
01 Freedom Run
02 Stage III
03 I'm Not
04 Big Biker
05 Highway 74
06 The Law
07 Zero


;-)


Kyuss personnel
Dates & releases Members & prominent instruments Notes
1989-1990
Sons of Kyuss
  • John Garcia - vocals
  • Josh Homme - guitar
  • Chris Cockrell - bass
  • Brant Bjork - drums

The band was known as "Sons of Kyuss" at this time.

1991-1992
Wretch and
Blues for the Red Sun
  • John Garcia - vocals
  • Josh Homme - guitar
  • Nick Oliveri - bass
  • Brant Bjork - drums

First line-up as "Kyuss".

1992-1993
Welcome to Sky Valley
  • John Garcia - vocals
  • Josh Homme - guitar
  • Scott Reeder - bass
  • Brant Bjork - drums

1994-1995
...And the Circus Leaves Town

Last line-up before disbanding.


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