Presentare 'o Zulù è inutile, almeno spero. Tuttavia, per elaborare una recensione, l'introduzione all'artista è necessaria e funzionale allo scopo.
Quindi lo presento.
Luca Persico, in arte "'o Zulù", è un ecclettico... cantante? Uhm... no. Vocalist? Mah, neppure. Rapper? Ma che sei fuori?! Oratore! Ecco cos'è! Dicevo...
'O Zulù è un ecclettico oratore partenopeo unico nel suo genere, che ha sempre saputo evolversi e migliorare negli anni.
Politicamente è estremamente estremista, difatti i suoi primi passi da musicista li ha mossi nell'ormai leggendario C.S.A.O. Officina 99 con i suoi 99 Posse, recentemente riuniti a distanza di anni 7 (sette), privi della svendutissima Meg (occupata a fare la Björk de noantri o, se preferite, dei poveri) e attualmente impegnati in un tour che li vede girovagare per lo stivale e che si chiuderà a Londra (!) - e me li son persi a Marghera so io grazie a chi!
Il punto di forza del Persicone sono sicuramente le liriche, ma la base musicale non è assolutamente da sottovalutare. In principio gli acerbi 99 proponevano un Reaggae misto Hip Hop molto scarno ma divertente. Quando si unirono ai Bisca (altra band partenopea) subirono la svolta stilistica che li portò a diventare quel gruppo attivista che avrebbe lasciato un profondo segno nella testa di chi ha avuto la fortuna di capirne i testi, quasi sempre in dialetto.
Negli anni è poi subentrata la componente elettronica/raggamuffin e pur proponendo qualche tamarrata, sono sempre riusciti a sfornare album di buon livello. Nel 2001 salutano il pubblico col bellissimo live/b-sides/remixes NA 99 10.
Ma 'o Zulù di cose da dire ne ha a bizzeffe, è anche per questo che canta sempre in modalità "mitragliatrice". Così nel 2003 fonda gli Al Mukawama (in lingua afghana: "la resistenza") e si lancia in un discreto progetto sperimentale, anche se passato per lo più in sordina.
Nel 2005 - ed ecco che arrivo finalmente al punto - sfida il suo passato rapportandolo col presente: organizza un tour in cui presenta sia pezzi inediti che meddley remiscelati (99 Posse vs Al Mukawama) con spartiti totalmente nuovi spesso dal gusto mediorientaleggiante, e fa registrare i vari concerti ricavandone, infine, un doppio cd. La sfida, non c'è manco da dirlo, è stata stravinta: l'album risulta tutt'oggi attualissimo, tocca tematiche che forse neanche il più accanito anarchopunk ha mai trattato così dettagliatamente e musicalmente è delizioso. Di certo, assieme all' Incredibile Opposizione Tour, è stato l'apice della produzione d'o Zulù.
Oh, se poi riesce ancora una volta a superarsi, mi sa che è pure meglio.
Disc 1
- Napolì
- Assalaam Aleikum
- Giuanne palestina
- La mia testa
- L'assalto
- 30000 Hermanos
- Flowers of filastin
- We don't need new antifa songs
- Gattuinnà
- And you call it peace
- Hic sunt terrones
Disc 2
- Fortezza europa
- Uss
- Stop the terror
- Ramme 'o documento
- Nuntereggae più
- Curre curre guaglio'
- Ya se mira el horizonte
- El pueblo unido global
;) 1 - ;) 2 - via http://situomerz.blogspot.com/
4 commenti:
caro LoMerz, qui ci troviamo in disaccordo... io O'Zulu lo detesto con tutte le mie forze. però restiamo amici, dai! :-)
io invece 'o zulù l'ho sempre profondamente amato e molte canzoni sue mi emozionano proprio, vuoi per le affinità geo-politiche, vuoi per la sincerità espressa. comunque no problema, si tratta di gusti. la bellezza del mondo sta nell'eterogeneità: "so' albanese, palestinese, so' magrebino e dint' 'o sang tengo l'america latina".
;)
sei bannato!
=:-(
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