Il metallo non sa solo urlare, per parafrasare il titolo di un libro del romanziere cyberpunk italiano Evangelisti. Il metallo può anche sussurrare, accarezzarti. Dopo aver cantato per anni la bellezza e la ferocia delle discariche (nel vero senso della parola), il lato oscuro e disumanizzante della rivoluzione industriale, nel 2001 la band west-berlinese Einsturzende Neubauten (trad. "palazzi nuovi che crollano") uscì con quest'album sorprendente. Sebbene apprezzi tutti i loro album, questo è l'unico che riascolto con vero piacere. Il terrificante incipit di Sabrina, la genialità di Silence is sexy (invece di cantare perchè non fumarsi una sigaretta?), le percussioni senza soluzione di continuità di In circles, il giro in taxi a Potzdamer Platz di Beauty e tante tante altre chicche.
Ci sono voluti anni e anni di sperimentazione - oltre che musicale anche di ricerca dei materiali/strumenti (compressori, lamiere e quant'altro sia in grado di essere percosso, segato o fatto vibrare - per riuscire a tirar fuori dall'inanimato queste armonie finalmente umane. Un po' come la storiella dello scultore che aiuta Venere a liberarsi dal blocco di marmo in cui è intrappolata.
Sabrina:
Il sublime suono delle discariche ("Armenia", 1986)
01. Sabrina
02. Silence Is Sexy
03. In Circles
04. Newton's Gravitaetlichkeit
05. Zampano
06. Beauty
07. Die Befindlichkeit Des Landes
08. Sonnenbarke
09. Musentango
10. Alles
11. Redukt
12. Dingsaller
13. Anrufe In Abwesenheit
;-)
4 commenti:
loro sono dei geni assoluti, e tu stai postando inarrestabilmente
ho pure installato google analytics... una figata che poi ti illustrerò
grande giacomo sei bravo.è da un botto che li cerco, ma ogni volta che li volevo trovare mi dimenticavo come si chiamavano.hai risolto un mio grosso problema.
richiede la password!!!quale è?èh?la uno, la due o la trè?su signor giacomo ci dia la password..eh?!allegriaaaahhhhthygigurghhh
Posta un commento