THE DAVE BRUBECK QUARTET - "TIME OUT" (1959)

Gentile pubblico, con riverenza, ammirazione e pentimento accogliamo quest'oggi, sulle pagine di Audiolesi, un disco che per troppo tempo non ha trovato spazio. Mi pento e mi dolgo di non averci pensato prima. Una volta battutomi il petto, procedo ad introdurvi il nostro odierno amabile ospite: "Time Out", pezzo di storia del jazz datato 1959, opera frutto dell'incredibile perizia e talento di Dave Brubeck e dei suoi tre scagnozzi (che, come l'operazione fondamentale dell'addizione ci insegna, compongono un quartetto tutti assieme). Il buon Dave, oggidì allegro ottantottenne, ha qui plasmato il più grande affresco che il cool jazz ci abbia mai donato, in una sarabanda di tempi irregolari, al di fuori della rigida gabbia del 4/4 (di qui il nome "Time Out", fuori tempo), utilizzata comunque nei momenti più soft e meno "matematici" del disco. Esso ricevette una fredda accoglienza dalla critica, per poi (a dimostrare per l'ennesima volta che i cosiddetti esperti sono, nel 99% dei casi, dei veri e propri incompetenti - Mario Luzzato Fegiz, ad esempio, giudicherebbe Audiolesi, il blog più bello del mondo, una porcata) divenire uno dei più conosciuti e più venduti album di jazz. Giustamente, anche: è un vero e proprio pilastro (murialdo, ellera, carmine) della musica mondiale, un pezzo di storia assoluto. Se anche non foste ascoltatori assidui di jazz, sappiate che riconoscerete nel giro di qualche millisecondo la traccia numero tre, "Take Five", e che amerete "Time Out" alla follia. A meno che non capiate niente di musica: in tal caso, procuratevi l'indirizzo e-mail di Mario Luzzato Fegiz.

Tracklist:

1. Blue Rondo à La Turk
2. Strange Meadow Lark
3. Take Five
4. Three To Get Ready
5. Kathy's Waltz
6. Everybody's Jumpin'
7. Pick Up Sticks

;-)