Quarto e ultimo lavoro del gruppo newyorchese con uno dei cantanti più fichi di tutti i tempi, al secolo Tod Ashley. Rispetto ai lavori precedenti questo è sicuramente il meno industrial, nonchè quello registrato meglio. I pezzi spaccano dal primo all'ultimo, non so quante volte avrò inserito la loro musicassetta nel mio walkman. Per la serie "Correvano i Novanta". Il cantante ha una voce che sembra uscito di carcere per rapina a mano armata. Il basso si sdoppia volentieri (double bass double fun) e la batteria è arricchita con bidoni, materiale edile e qualsiasi altro oggetto che produca un suono utile alla causa (Berlino docet). Non appena l'ho trovato (a 8 euro) non ho potuto resistere, l'ho ordinato subito. Ma la musicassetta la conservo ancora (accanto a quella, stavolta originale, della colonna sonora di Twin Peaks). Se non li avete mai sentiti dategli una chance.
Interference
1. Interference (4:13)
2. It Only Hurts When I Breathe (3:35)
3. Last Legs (3:47)
4. Two at a Time (4:00)
5. Slackjaw (3:38)
6. Lullaby (3:46)
7. Any Day Now (3:34)
8. Swimming in Circles (4:15)
9. Turning Inside Out (3:50)
10. Ambulance Song (4:20)
11. Suckerpunch (3:36)
12. The Divorce (4:14)
13. Money-Drunk (3:01
1 commento:
nessuno che lascia un commento che glorifichi i CSC... ciò mi "perplime" oltremodo! vabbe' che non è il migliore dei loro album, però che cazzo!
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