El Paso, Texas. Non è un posto qualunque, non (solo) un luogo di cowboys ipermoderni, tempeste di sabbia, suv a quattro ruote motrici e desolati Wendy's circondati dal deserto. Qui nacquero gli At The Drive-In, veri e propri eredi del movimento post-hardcore partorito dal genio di Ian McKaye. Ahinoi, il quintetto capitanato da Cedric Bixler Zavala ed Omar Rodriguez Lopez si scioglie, araba fenice, proprio nel momento del suo massimo fulgore, raggiunto con il rilascio dell'esplosivo Relationship Of Command. La diaspora da buoni frutti: Zavala e Lopez si lanciano nel progetto The Mars Volta, dando seguito ad un eccezionale sodalizio artistico (che Dio li benedica); Jim Ward, Paul Hinojos e Tony Hajjar, più la new entry Matt Miller, confluiscono negli Sparta. Il loro primo album, Wiretap Scars, è un piccolo gioiello. Le sonorità degli At The Drive-In non sono andate perdute: il talento chitarristico di Lopez è (egregiamente) sostituito da una compattezza strumentale forse meno dirompente, ma certamente piacevolissima; le tonalità irraggiungibili di Zavala lasciano il posto alla voce grezza, ma sicuramente interessante, di Jim Ward (backing vocals negli ATDI). Dodici tracce, il figlio benedetto di Relationship Of Command fa tesoro degli insegnamenti del babbo, inserendo una vena originale decisamente amabile. Lovely.
Tracklist:
- Cut Your Ribbon
- Air
- Mye
- Collapse
- Sans Cosm
- Light Burns Clear
- Cataract
- Red Alibi
- Rx Coup
- Glasshouse Tarot
- Echodyne Harmonic
- Assemble The Empire
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