I (gli?) Kvelertak hanno fatto e stanno facendo parte del tour della vita (loro), quello che li vede in scena assieme a Gaza, Kylesa e soprattutto Converge. Bene, un nutrito manipolo di noi Audio_lesi (io, robertotad, xandreax e freds) ha partecipato alla serata riminese della serie di concerti suddetta, con (manco a dirlo) grande gioia ed entusiasmo per il verso del giaguaro che Jacob Bannon non ci ha affatto risparmiato (tra l'altro robertotad si è guadagnato un posto nella line-up dei Converge cantando una buona parte di "No Heroes").Se i quattro dell'Apocalisse hanno suscitato consenso unanime (lo stesso non si può dire degli scarsi Kylesa - anche se col disco ci sto in fissa), i (gli?) Kvelertak hanno dato luogo a pareri discordanti.
Beh, a me piacciono. Innanzitutto sono norvegesi, e la Norvegia è fica. Secondo, la copertina è una bomba, opera dell'ormai onnipresente John Baizley (cantante-chitarrista dei Baroness). Terzo, li ha prodotti Kurt Ballou, che oltre ad incredibili conoscenze nel campo della glottologia possiede un fiuto da talent-scout niente male. Quarto, fanno roba fica. Hardcore + punk'n'roll + riffoni southern + presa a bene + mitologia nordica + panza da bevitori di sidro. Il disco, a parte una certa ripetitività di fondo, è una mezza bomba. Sicuramente da ascoltare.
Tracklist:
- Ulvetid
- Mjød
- Fossegrim
- Blodtørst
- Offernatt
- Sjøhyenar (Havets Herrer)
- Sultans Of Satan
- Nekroskop
- Liktorn
- Ordsmedar Av Rang
- Utrydd Dei Svake
PER POCO DENARO PORTATELO A CASA






2 commenti:
dai lo riscarico. l'altra volta l'ho scaricato perché attirato dalla copertina ma l'ho cancellato senza sentirlo perché boh.. mi impegno
o din gooooooooooooooot
Posta un commento