20100531
FLESHGOD APOCALYPSE - MAFIA (2010)
Brutal death. Lo dico subito senza girarci intorno. Brutal death della Madonna. I Fleshgod Apocalypse sono un gruppo di Perugia che condivide un membro con i colossi Hour of Penance di Roma. Il tipo in questione qui suona la batteria, lì suona la chitarra (ciò significa che è un mostro).
Uno si può chiedere, perché posti un disco brutal death? A noi che ce frega? Beh, io non sto in fissa col genere, anche perché in sostanza i gruppi sono tutti uguali e fanno tutti la stessa roba, cioè blast a gogo+trentaduesimi+scale+voce gutturale. I Fleshgod Apocalypse però escono fuori dal coro. Perché quel violino che irrompe all'inizio del primo pezzo ci sta da paura. E perché piazzano là qualche melodico che manco i Circa Survive ci arrivano. E poi si sente che sono italiani. Cioè il tema principale non è il solito sangue/budella/zoccole/cadaveri/bambini mutilati. Mafia. Con tanto di skit in italiano in mezzo al secondo pezzo, preso da qualche film (che fa tanto Tear Me Down ahaha). I brani in sé sono tre, poi c'è una cover degli At the Gates (il che li rende ancora più da paura) e il finale suonato al pianoforte, con un atmosfera che rimarca il tema bella Italia/pizza/spaghetti/Don Vito Corleone. Il tutto contornato dalla tecnica estrema. Quindi non il solito gruppo sparato e basta.
01. Thru our scars
02. Abyssal
03. Conspiracy of silence
04. Blinded by fear (At the Gates cover)
05. Mafia
;) (via http://thelastdisaster.blogspot.com/)
BUY from WILLOWTIP Rec.
Dal vostro affezionatissimo
Anonimo
20100529
CITY AND COLOUR - "BRING ME YOUR LOVE" (2008)
Non c'è modo migliore di porre fine alla mia assenza da Audio_lesi, il blog leader del movimento di indipendenza sardo, che questo "Bring Me You Love", secondo lavoro di quel mattacchione di Dallas Green, celatosi sotto il fantasioso pseudonimo di City And Colour.
Mentre la congrega di goji (termine ormai a voi ben noto) che frequento sostiene la superiorità del bellissimo "Sometimes", io preferisco l'album oggetto del post che state leggendo: è, a mio avviso, uno di quei rari casi di disco perfetto, senza momenti sottotono, senza sbavature, senza la minima imperfezione. Maturo, profondo, dai testi stupendi, indie-folkeggiante, chitarroso, narrato dalla bellissima voce del buon Dallas, "BMYL" è un capolavoro imperdibile.
Non dimenticate che il 6 luglio al Blackout di Roma il nostro si esibirà con quei caciaroni degli Alexisonfire.
Tracklist:
01. Forgive Me
02. Confessions
03. The Death Of Me
04. Body In A Box
05. The Sleeping Sickness
06. What Makes A Man?
07. Waiting...
08. Constant Knot
09. Against The Grain
10. The Girl
11. Sensible Heart
12. As Much As I Ever Could
;-) via http://www.inception1.com
"COMPRA IL DISCO" AL CONTRARIO È "OCSID LI ARPMOC"
Mentre la congrega di goji (termine ormai a voi ben noto) che frequento sostiene la superiorità del bellissimo "Sometimes", io preferisco l'album oggetto del post che state leggendo: è, a mio avviso, uno di quei rari casi di disco perfetto, senza momenti sottotono, senza sbavature, senza la minima imperfezione. Maturo, profondo, dai testi stupendi, indie-folkeggiante, chitarroso, narrato dalla bellissima voce del buon Dallas, "BMYL" è un capolavoro imperdibile.
Non dimenticate che il 6 luglio al Blackout di Roma il nostro si esibirà con quei caciaroni degli Alexisonfire.
Tracklist:
01. Forgive Me
02. Confessions
03. The Death Of Me
04. Body In A Box
05. The Sleeping Sickness
06. What Makes A Man?
07. Waiting...
08. Constant Knot
09. Against The Grain
10. The Girl
11. Sensible Heart
12. As Much As I Ever Could
;-) via http://www.inception1.com
"COMPRA IL DISCO" AL CONTRARIO È "OCSID LI ARPMOC"
Dal vostro affezionatissimo
Regular John
20100527
TRASH TALK - EYES & NINES (2010)
Per celebrare questo felice giorno, ovvero il compleanno di Freds che compie 23 anni (niente più Onizuka), posto un gruppo fico perché ci sta in fissa (come voi tutti dovreste).
I Trash Talk sono concisi e veloci, lenti e incazzati, blasfemi, mezzi afroamericani, si fanno un botto di canne, fanno skateboard, si fanno male quando suonano e sono brutti. E questo è il loro ultimo disco, uscito una settimana fa. Diciamolo, con questo disco si sono appena appena "calmati" rispetto ai primi due ep (che un giorno o l'altro verranno postati), ma ciò non crea un problema.
Ormai s'è capito, 2010=1980s.
Allego il video che mostra come ha vissuto questi ultimi 23 anni il giovane Freds (seh, ti piacerebbe).
01. Vultures
02. Flesh & blood
03. Explode
04. Hash wednesday
05. Envy
06. Rabbit holes
07. I do
08. Trudge
09. On a fix
10. Eyes & nines
;) (via http://thelastdisaster.blogspot.com/)
Compra qui http://trashtalkhc.com/
Dal vostro affezionatissimo
Anonimo
20100520
VIOLENT BREAKFAST - NIENT'ALTRO CHE TEMPO (2006)
Ieri sera, riascoltando i Violent Breakfast, che era una vita che non li sentivo, mi sono tornati alla mente tanti bei ricordi. Ho diciamo un legame particolare con loro in quanto sono stati il primo gruppo screamo che ho visto live in vita mia. Era l'inizio di giugno di quando stavo facendo la maturità (4 anni fa) e quella sera sono stato appagato musicalmente manco avessi partecipato a un'orgia. Ero a Perugia per il Libero Pensiero Fuoco Festival, andato appositamente a vedere gli Ingegno e i To Kill. Eh, il tempo corre.. Era appena appena uscito "Il Visionario" degli Ingegno a quel tempo, e lì lo acquistai tra mille gioie. Era anche il periodo in cui i To Kill erano novellini, tanto che al concerto li conoscevamo in 6 (tra l'altro lo sapevate che si sciolgono? (come pure si sciolgono gli Isis? Mannaggia (per gli Isis, no per i To Kill che avevano alquanto rotto le palle))).
Quella sera al ritorno in macchina mi sono anche sentito "You Fail Me" dei Converge per la prima volta. E lì tutto è cambiato. Fattostà che quella sera suonavano pure i Violent Breakfast, mai sentiti. Dico "Chi so' questi co sto nome?". Che stolto fui. Chi poteva sapere che gli screamoboy (ahaha) fossero persone normali alla vista? Salgono sul palco e il batterista facendo il check blasta sul suo rullantino fino fino. E penso "Porca zoccola. Vuoi vedere che sono fichi?". Così assisto a uno spettacolo della Madonna. Tipico, il cantante sale sul palco tranquillo tranquillo con la sua camicia da impiegato e poi ti sbrocca e si rotola a destra e sinistra durante il live, con tanto di strillato senza microfono, giusto per sgolarsi ben bene ma per far capire quanta passion (inglesismo) c'è dietro. Quindi per me dietro ai Violent Breakfast c'è un sacco di roba. Ciò non toglie che sono fichi anche senza roba mia dietro. Stilisticamente possono ricordare in alcuni passaggi gli envy (quelli più vecchi), e per il resto la scuola è quella italiana. Peccato si siano sciolti.
01. Una scatola piena d'inverno
02. Sahara
03. .
04. Gocce d'infanzia
05. Il ritmo delle mutazioni
06. Il ritmo delle mutilazioni
07. Scale
08. Acqua et sole
;) (via http://between-life-and-music.blogspot.com/)
Non lo so dove si compra.
Dal vostro affezionatissimo
Anonimo
20100518
JOY DIVISION - "UNKNOWN PLEASURE" (1979)
Il 15/05/80 viene trovato morto nella sua casa di Burton Street, Macclesfield, alla giovane età di 23 anni, Ian Curtis, frontman dei fondamentali Joy Division. Oggi, a trent'anni esatti della sua morte, vorrei ricordare una delle cose più belle che ci ha regalato nella sua breve vita. Unknown Pleasure, oltre ad essere uno dei miei dischi preferito in assoluto, è forse il disco che ha più pesantemente influenzato una buona parte del mondo rock/punk/alternative/new wave ( e hardcore?) nelle ultime tre decadi. Tutti questo è dovuto in gran parte alla voce e alle liriche di Ian, che hanno settato nuovi standard per tutta la musica a venire. L'isolamento e la frustrazione dei giovani inglesi durante l'inghilterra tatcheriana, fecero da sfondo alla disperazione e alla continua depressione di Ian, dovuta ai suoi problemi con l'epilessia, alla pressione causata dalle aspettative poste su di lui e sulla sua band ma soprattutto, alla sua eccessiva sensibilità nei confronti di tutto ciò che lo circondava. E nonostante tutto questo, ad un primo ascolto UP, ma sopratutto il successivo Control, sembrano congelare qualunque emozione, sembrano distaccarsene. La preponderanza del basso e della batteria sulla chitarra fanno il resto, annullando quasi qualsiasi suono "caldo". Il distanziarsi dalle emozioni però non è altro che un gesto di autodifesa, rivelatosi purtroppo inutile. Il suicidio di Ian scuote l'Inghilterra, e - inevitabilmente- erge lui e i Joy Division allo status di superstar dell' indie rock. A chi si domanda se i Joy Division sarebbero diventati comunque così famosi e apprezzati senza la morte del loro cantante, dico solo una cosa: la risposta è nel disco.
Tracklist:
- Disorder - 3.36
- Day of the Lords - 4.43
- Candidate - 3.00
- Insight - 4.00
- New Dawn Fades - 4.47
- She's lost control - 3.40
- Shadowplay - 3.50
- Wilderness - 2.35
- Interzone - 2.10
- I Remember Nothing - 6.0
Dal vostro affezionatissimo
Anonimo
20100517
GIARDINI DI MIRO' -"DIVIDING OPINIONS" -(2007)
Che bello ascoltare la musica italiana.I Giardini di Mirò militano dal 1995 e c'è chi oggi li definisce i Mogwai italiani.Sinceramente per quanto mi piaccia molto questo disco e il loro sound, non oserei accostarli troppo ai cari moguèi per non confondere troppo le idee.Prima di tutto i Giardini di Mirò cantano (benissimo e parecchio) e poi il loro sound malinconico mi ricorda quasi di più uno stile alla Yuppie Flu però più presa a male. Quindi sappiate che la tristezza vi travolgerà, ma non denigrate la tristezza perchè, come dice Elio,la tristezza è un simbolo di mentalità vincente.La canzone di questo album che mi ha folgorato è "Broken By",fantastica cacchio.
Tracklist:
1. Dividing Opinions (2.07)
2. Cold Perfection (5.02)
3. Embers (4.28)
4. A Guide to Rebellion (4.35)
5. Spectral Woman (4.04)
6. Broken by (5.50)
7. Clairvoyance (4.09)
8. Self Help (3.59)
9. Petit Treason (8.31)
;-) via http://community.livejournal.com/postrockxchange/508071.html
DOVE COMPRARE IL DISCO NON RIESCO A TROVARE.UNA MAIL AL GRUPPO DOVRAI MANDARE!
www.giardinidimiro.com
Dal vostro affezionatissimo
robertotad
HOT WATER MUSIC - CAUTION (2002)
Gli Hot Water Music già li abbiamo conosciuti qui su Audio_lesi parlando dello split con i Leatherface. Vi avevo anche detto che altro sarebbe stato postato (da Freds, che no fa il suo lavoro). Quindi ecco che intanto rispetto la mia parola e vi spiattello là "Caution", sesto album della band. Avevo già parlato dello stile in questione a suo tempo, e vi rinfresco la memoria in poche parole: punk rock+raucedine+emozione. Questo sono gli Hot Water Music, con una dose abbondante di catchiness su questo disco, che ti fa memorizzare i pezzi istantaneamente e non te li tira fuori dalla testa per un bel po' di tempo. Si era parlato anche dei Polar Bear Club no? Bene, allora senza gli Hot Water Music tante band fiche (e poco conosciute ai punk-rockerz di nuova generazione purtroppo) come i PBC non sarebbero mai esistite, uguale a come gli HWM non sarebbero mai esistiti senza i Jawbreaker.
Fattostà che questa sorta di punk rock è anche detto post-hardcore (oddio inizio a odiare questo termine..). Boh, fate un po' come vi pare, comunque a me piace più orgcore (e su questo ci sarebbe da parlare troppo, per farvi capire semplicemente con le mie solite addizioni esplicative: flanella+trucker+barba+emotional+punknews.org).
Ah, nota importantissima. Avete passato serate intere a giocare a Emogame? Beh, il motivetto looppato in sottofondo al primo capitolo di questa serie (creata da un genio) è preso da una traccia che sta su questo disco. Motivo in più per andare in fissa con gli HWM (e con Emogame).
01. Remedy
02. Trusty chords
03. I was on a mountain
04. One step to slip
05. It's all related
06. The sense
07. Not for anyone
08. Sweet disasters
09. Alright for now
10. Wayfarer
11. The end
;) (via http://futureisunwrittenmusic.blogspot.com/)
La roba costa troppo poco su Play.com
Dal vostro affezionatissimo
Anonimo
20100514
LIARS-"THEY THREW US ALL IN A TRENCH AND STUCK A MONUMENT ON TOP" -(2002)
Posto il primo disco dei Liars per festeggiare così il loro concerto di ieri sera (sold out sulla bigliettera di internet e credo pure a quella del locale).Un'ora e mezza (forse di meno?forse di più?) di pura follia tarantolata tribale.Il cantante Angus Andrew è uno schizzato fracico che tiene il palco come raramente ho visto fare.Un pazzo dalle espressioni pazze che danza in modo pazzo su pezzi pazzi.Date allora un pezzo di pizza a quel povero pazzo cane.Di apertura c'erano i bravi Fol Chen,gruppo formato da bassista e chitarrista dei Liars con aggiunta di tastierista asiatica e batterista che svolge bene il suo mestiere.Finisco dicendo che comunque sto disco qua è molto fico e a mio parere è meglio dell'ultimo (ma di parecchio pure).
piccolo estratto del live di ieri sera,che però non rende bene l'idea...
Tracklist:
1. "Grown Men Don't Fall in the River, Just Like That" – 3:03
2. "Mr. You're on Fire Mr." – 2:27
3. "Loose Nuts on the Veladrome" – 2:19
4. "The Garden Was Crowded and Outside" – 2:44
5. "Tumbling Walls Buried Me in the Debris With ESG" – 4:05
6. "Nothing Is Ever Lost or Can Be Lost My Science Friend" – 3:03
7. "We Live NE of Compton" – 3:01
8. "Why Midnight Walked But Didn't Ring Her Bell" – 0:51
9. "This Dust Makes That Mud" – 30:07
;-) via http://linvitationausuicide.blogspot.com/2009/11/liars-they-threw-us-all-in-trench-and.html
IL TARANTOLATO TRIBALE TU VUOI FARE?IL DISCO TI DEVI ACCATTARE!
Dal vostro affezionatissimo
robertotad
20100511
END OF A YEAR - SINCERELY (2006)
Allora, qualche post fà parlando dei Dananananaykroyd dicevo che alla lontana ci potevano stare influenze Dischord. Bene, gli End of a Year ce le hanno alla vicina. Anzi, alla vicinissima. Già il fatto che il nome l'hanno preso da un pezzo degli Embrace dice tutto. I cinque di Cohoes, NY (mai sentito un gruppo venire da lì..) stanno in fissa con il post-hardcore, con il post-punk e con l'emo, ma soprattutto con i Rites of Spring. Dal 2003 che girano, hanno prodotto due full-length (un terzo che esce a breve sotto Deatwish) e innumerevoli ep/split. Sincerely è il loro secondo album, fino ad ora il migliore (il primo fa un po' cagare) uscito sotto Revelation nel 2006. Ero indeciso se postare questo o l'ultimo ep, ma dato che di ep ne ho postati a bizzeffe vi aggrado la serata con un disco intero (tanto dura poco comunque). Insomma, buone influenze e buone etichette = eccellente risultato.
01. The Browns
02. Timeshares
03. Beleaders
04. Darnel
05. Harrison...
06. Midwest
07. Anxiety II
08. Bad land deals
09. You better work
10. Escrow
11. Above ground pools
;) (via http://arisemysoulandsing.blogspot.com/)
BUY IT ON REVHQ.COM
Dal vostro affezionatissimo
Anonimo
20100509
BAD RELIGION -"SUFFER"-(1988)
Quando da piccolo al Camillo Sound (storico negozio di dischi viterbese ucciso dalla concorrenza...) vedevo le copertine dei Bad Religion con le croci e il simbolo del divieto sopra,nascevano in me i primi apprezzamenti verso il politicamente scorretto e il significato del punk con la k maiuscola.Se ne parlava ieri sera con xAndreax dei Bad Religion.Dei loro miliardi di dischi e su come abbiano o meno influenzato la crescita.Nell'età in cui scoprii il fantastico mondo delle chitarre distorte ormai i Bad Religion cantavano Sorrow con un professor Greg Graffin (sì è professore di Scienze della Vita,ovvero cajenna pura) ormai bello cresciuto ma mai stanco di rompere le palle al prossimo,e a me quella canzone sentita tre miliardi di volte su reteA cambiò parecchie cose.Oggi a distanza di anni eccomi qua a dare quasi 30 euro per vedere sti vecchi che non la smettono di suonare.Dicevano i Tear Me Down :"Ero bambino e Graffin parlava di guerre nel mondo e morti di fame
e intanto sputava su quei bastardi venduti alle major per un sacco di soldi." e ancora:"Urla lontano un vinile rigato,grida la rabbia contro lo stato,sono dei vecchi ma urlano ancora forse sarà quella la mia strada"
Tracklist:
1. You're (The Government)
2. 1000 More Fools
3. How Much Is Enough?
4. When?
5. Give You Nothing
6. Land of Competition
7. Forbidden Beat
8. Best for You
9. Suffer
10. Delirium of Disorder
11. Part II (The Number Game)
12. What Can You Do?
13. Do What You Want
14. Part IV (The Index Fossil)
15. Pessimistic Lines
;-) via http://charles1488.blogspot.com/2010/04/bad-religion-suffer.html
"IL NAUFRAGAR TI E' DOLCE IN QUESTO MARE?I BAD RELIGION VATTI A COMPRARE!"
Dal vostro affezionatissimo
robertotad
20100506
CURTIS MAYFIELD - SUPERFLY (1972)
Nato a Chicago, Illinois, Curtis Mayfield è uno dei più rilevanti artisti funk e soul a livello planetario. Assieme a "Shaft" di Isaac Hayes, il disco che vi propongo quest'oggi è sicuramente una delle punte di diamante delle colonne sonore dei blaxploitation movies anni Settanta. Protagonista del film è il supersgargio Youngblood Priest, un trafficante di cocaina newyorkese che vuole farla finita con la malavita. Potete dunque immaginarvi il livello oserei dire capitalista di papponaggine della colonna sonora, un'epopea musicale blackgangsta.
skippate direttamente a 1'50''
01 - Little Child Runnin' Wild
02 - Pusherman
03 - Freddie's Dead
04 - Junkie Chase
05 - Give Me Your Love (Love Theme)
06 - Eddie You Should Know Better
07 - No Thing On Me (Cocaine Song)
08 - Think
09 - Superfly
Dal vostro affezionatissimo
g.
CHARLY DANONE - "... ED IO TI TROVERÒ 12" " (1986)
Ieri sera abbiamo degnamente festeggiato i 30 anni di Polaretto, prima con il live degli Aldrin e poi con una estenuante session di italodisco. A ricordo imperituro della splendida serata, voglio condividere con voi la bellezza di questo autentico capolavoro al ritmo del quale la noche loca di Portonaccio si è trascinata. "... Ed Io Ti Troverò" è un singolo del 1986 di Charly (sì, con la ipsilon) Danone, un'irresistibile polifonia di synth, rullante campionato e liriche appassionate;
un manifesto dell'essere giovani che ormai considero imprescindibile.
P.S.: non esistono blog di riferimento, ho solo trovato il link rapidshare tramite filestube.
P.P.S.: ancora auguri Pola!
Tracklist:
1. ...Ed Io Ti Troverò
;-)
FAI QUESTO DISCO FISICAMENTE TUO
Dal vostro affezionatissimo
Regular John
20100505
DANANANANAYKROYD - HEY EVERYONE! (2009)
I Dananananaykroyd vincono. Sia perché hanno il nome più fico del mondo, sia perché fanno roba da paura. E vincono anche perché hanno saputo prendere il meglio di due generi e creare qualcosa di particolare. Post-hardcore+indie-rock=fight-pop (o anche posi-core), come piace loro definirsi. Il disco è ipergioviale, abbastanza frenetico per rientrare nell'etichetta di post-hardcore, ma abbastanza ammiccante al pubblico per rientrare nell'indie. Cioè, è magari più orientato sull'indie-rock, per il fatto dell'accessibilità, della scelta dei suoni e della "catchytudine", ma non mancano le influenze più ricercate, le voci avvolte sgolate e i riffetti da paura che ogni tanto imperversano e che fanno pensare "Stanno mica in fissa con la Dischord questi qua?". Un po' possono ricordare roba tipo Bear vs. Shark, solo sono più contenti e festaioli. E allora bravi. Ultimamente sto riscoprendo il grande paese che è l'Inghilterra. Evviva la regina.
01. Hey everyone
02. Watch this!
03. The greater than symbol & the hash
04. Black wax
05. Totally bone
06. Pink sabbath
07. Infinity milk
08. One chance
09. Some dresses
10. 1993
11. Hey james
12. Song one puzzle
;) (via http://indiecaciones.blogspot.com/)
BUY IT ON BANQUETRECORDS.COM
Dal vostro affezionatissimo
Anonimo
20100502
PHOENIX AND THE TURTLE - "SWALLOW UP THE MOON" (2010)
I Phoenix And The Turtle sono una band californiana e fanno post-rock. E fin qui tutto bene. Mi vorrei però soffermare su due loro peculiarità:
1. la line-up, oltre al fondamentale terzetto batteria-basso-chitarra, comprende una ragazza che suona il piano, il violino ed il violoncello (e qui strizzo l'occhio a robertotad per motivi autobiografici), con risultati davvero convincenti;
2. il gruppo si è formato in una circostanza che più post-rock/tragedy non si può: al funerale di un comune caro amico i nostri, provenienti da band diverse, eseguirono la sua canzone preferita (quale essa fosse è un'informazione che non trapela), e di lì in poi presero a suonare insieme.
Aneddotica a parte, il terzo lavoro dei PATT (il primo prodotto da un'etichetta, la Fluttery Records) è davvero carino. Forse la definizione di post-rock non calza esattamente; c'è tanto cantato e pochi crescendos. Tuttavia i nostri sono "al-di-là" del rock, e quindi fanculo alle etichette.
"Swallow Up The Moon" è molto interessante, sia per le parti vocali maschili/femminili che si incastrano benissimo con le parti strumentali, che per l'utilizzo di strumenti classici (strizzo l'occhio) davvero riuscito, che per una certa atmosfera placida e malinconica molto coinvolgente.
Metteteci poi il fatto che non se li incula nessuno e avrete un ulteriore motivo per ascoltarli.
P.S.: allego un'intervista in cui i nostri se la tirano un po'.
Tracklist:
- Line Drive
- 514
- Stuart Drives a Comfortable Car
- Wasted Days
SII BUONO E COMPRA IL DISCO
Dal vostro affezionatissimo
Regular John
LOWER THAN ATLANTIS - PUNK ON THE COVERS (2010)
Qualche giorno prima dell'uscita del loro disco (che ancora devo sentire..), verso la fine di marzo, i Lower Than Atlantis hanno fatto uscire digitalmente questo ep di quattro pezzi in free download. Ho parecchie aspettative nel disco appena uscito, dato che il trio (o quartetto?) inglese ha cambiato un po' genere dal loro ep di debutto. Dal post-hardcore io sono fico/facciamo festa/bevo abbestia/evviva la vita, sono passati a una sorta di hardcore melodico/punk rock con influenze un po' grungiose anni 90 che mi è piaciuto molto. Hanno provato a fare qualcosa di nuovo (anche se come si sà, ormai fare qualcosa di nuovo vuol dire ripescare roba vecchia e modernizzarla) per staccarsi forse dalla scena new-school fichetta che è rappresentata dal post-hardcore anni '00. Comunque i giovani (molto giovani) si sente che ci mettono l'anima in quello che fanno, e le influenze sono giuste. Questi quattro pezzi, rivisti in chiave Lower Than Atlantis provengono da generi molto diversi, forse registarti un po' per divertimento (parlo del primo pezzo), forse per mostrare come sono cambiate le cose per loro. Comunque roba fica. E ve lo dico, pure se i pezzi (e continuo a parlare del primo brano) vi fanno cacare nella versione originale, in questa salsa suonano molto meglio.
Vi lascio il video del singolo per farvi capire su che strada stiamo:
01. That's what you get (Paramore)
02. Ever little thing she does is magic (Police)
03. Never meant (American Football)
04. Everlong (Foo Fighters)
Per scaricare il disco c'è scritto sul sito come fare, è facile facile.
;) (via http://www.heistmusic.com/lowerthanatlantis/)
Dal vostro affezionatissimo
Anonimo
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