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20100424

BROADCAST 2000 - BUILDING BLOCKS EP (2008)


Dopo gli xx, rimango sulla scena inglese, che ultimamente sta sfornando piccoli capolavori. Premetto che la mia intenzione era di postare il disco uscito a febbraio di quest'anno dei Broadcast 2000. Solo che non trovo una versione completa del disco da scaricare, perciò vi piazzo lì l'ep di debutto, che ha preceduto il loro album. I Broadcast 2000 non so in quanti siano.. La mente del gruppo è un simpatico figuro dalla faccia rassicurante, tale Joe Steer. Poi c'è un sacco di gente che lo accompagna che suona una cifra di strumenti e "strumenti". A febbraio mi trovavo a Londra e la ormai mia consigliatrice musicale, aka Myrna, mi ha portato al concerto del gruppo che presentava il disco nuovo. Io come uno sprovveduto mi sono apprestato al banchetto solo alla fine del concerto per comprare, ma ormai avevano venduto tutte le copie del cd, maledetti.. Comunque posso dire per certo che è stato uno dei concerti più divertenti a cui sono stato (insieme a quello dei Municipal Waste). L'atmosfera era molto molto familiare, e essendo per lo più tutta roba acustica regnava una tranquillità paciosa che sembrava di stare a casa propria. Comunque il simpatico Joe Steer si presenta sul palco con la sua chitarretta e la sua bella voce, accompagnato da un'altra voce femminile, 3 violiniste, una violoncellista, un tizio che era uguale al padre di Marty McFly del 1955 che suonava uno xilofono, un tipo che suonava un glockenspiel, delle maracas e il pavimento/muro con un piatto (mi sembrava un china) rotto e infine un "batterista" (bello svitato) che aveva un groove della Madonna, vestito con una megacasacca e uno zuccotto gigante che gli calava sugli occhi mentre sudava imperterrito, che aveva solo un rullantino minusculo, grande come un tamburello, che suonava freneticamente con delle bacchette strane e che accordava continuamente, e un pedale triggerato che faceva da cassa (però senza cassa); essendo il suo set abbastanza striminzito, suonava anche il microfono che amplificava il rullante, una valigia che aveva accanto, le sue gambe e una rivista.. Da paura. Quello che ne è venuto fuori è un indie-folk ultra gioviale e chiassoso, con tante risate e un continuo contatto con il pubblico. Logicamente sul cd i pezzi non suonano come dal vivo, ma molto più pacati (anche perché il batterista live si sbizzarriva come gli pareva con i tempi, con questo rullantino che ti spaccava le orecchie). In sostanza, se vi capita l'occasione, andate a vedere i Broadcast 2000 dal vivo, perché spaccano.

Ps. Alla fine del concerto hanno fatto pure una cover di Justin Timberlake. Vi lascio il video. E' stato ripreso dal tipo che avevo vicino, quindi quella era la mia visuale.



01. Run
02. Over soon
03. Don't weigh me down
04. Get up and go
05. Pep talk
06. Everybody and me
07. The view

;) (via http://www.filestube.com/)

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1 commento:

robertotad ha detto...

ma che piacevole musica!

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