Qualche giorno fa il mio signore Satana mi ha ordinato in sogno di procedere all'ascolto e prontamente ho obbedito.
Fratelli, grazie ai Tame Impala abbiamo avuto la conferma che il rock psichedelico non è morto, ma ha semplicemente poltrito negli ultimi trenta lunghi anni. Le visioni che possedevano le menti dei The Doors dell'album omonimo, dei Pink Floyd del Dark Side, dei The Beatles di Magical Mystery Tour o del White Album, dei Grateful Dead e di tutta quella compagnia di dimetiltriptaminici musicisti sono ancora presenti e possenti come lo furono un tempo. "Innerspeaker" è un disco eccellente: c'è il rock vero e fottuto di una volta, ci sono i momenti mellow da godersi nudi nella natura, ci sono le armonie vocali da risveglio della coscienza collettiva, gli accordini squillanti di chitarra, i bassi mediosi, gli organetti Hammond, l'LSD a pacchi.
Consigliatissimo.
Tracklist:
- It Is Not Meant To Be
- Desire Be Desire Go
- Alter Ego
- Lucidity
- Why Won't You Make Up Your Mind?
- Solitude Is Bliss
- Jeremy's Storm
- Expectation
- The Bold Arrow Of Time
- Runway, Houses, City, Clouds
- I Don't Really Mind
5 commenti:
droga
Consiglio i CRystal Antlers spaccaculi anche loro!
Io li buttai nel cestino dopo un ascolto. Fu la seconda volta che mandai a cagare Pitchfork. La prima fu con i Deerhunter, la terza di recente con i Cults. I megariverberi pissichedelici non mi fanno un grande effetto devo dire, però dal vivo sono dei gran fichi, pare. Penso che li riascolterò.
i Deerhunter fecero cacare anche a me. qui invece sono rimasto supersorpreso in positivo.
comunque, la colpa principale di Pitchfork è aver affibbiato qualcosa come un 2,5 su 10 a Something To Write Home About.
2.0 netto ai Get Up Kids. E che dire dello 0 clamoroso a NYC Ghosts & Flowers? O del 4 a Rock Bottom. Mi hanno pure devastato quei promettenti giovinotti degli Everything Everything. Mag
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