Se in questi tempi difficili potete vantare un contratto a tempo indeterminato o, meglio ancora, avete donato la vostra giovinezza ad una ricca ereditiera austriaca di settant'anni che ricambia le vostre sordide attenzioni sessuali con una cospicua retta mensile, ecco a voi una fantastica guida su come spendere i vostri soldini (chiamiamoli soldini) portandovi a casa dei piccoli/grandi gioielli musicali. Perchè di gioielli si tratta: chiamarli dischi sarebbe riduttivo. In alcuni casi per la storia che c'è dietro, altre volte proprio perché non parliamo del consueto formato cd/lp/musicassetta. Per ogni disco vi metto anche un tentativo di quotazione, anche se in alcuni casi è davvero dura valutarli, rintracciarli, poterseli permettere e persino reperirne copie in mp3 sull'Infernet. Un motivo in più per ribadire che la musica (oltre a dover essere ascoltata) va anche posseduta. Altri motivi random: 1. gli artisti devono campà 7. è difficile bullarsi con gli amici se hai una collezione di dischi masterizzati 5. la TUA copia di un disco è UNICA.
A questo punto non mi resta che mettervi in guardia dal compiere gesti sconsiderati: la prima virtù di un collezionista è il saper aspettare. Spesso su Infernet i venditori sparano cifre improponibili e non bisogna cascarci (capita anche nel mondo reale, così come capitano pure gli affari). Ci vogliono pazienza e perseveranza nella ricerca, un po' come faceva Sauron per l'anello (poi gli ha detto male, vabbè). Prima o poi sarà lui a trovare voi... il tesssoooro.
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OK il pippotto iniziale è finito.
Ecco un primo tentativo di lista, un giorno forse continuerà.
Ecco un primo tentativo di lista, un giorno forse continuerà.
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Un teschio gommoso da mangiare, al suo interno si cela una penna usb con all'interno 4 pezzi. Ovviamente il teschio va mangiato. Il tutto per la modica cifra di 150 dollari. Diciamo che con gli stessi soldi ci si possono comprare tant altre belle cose, ma se siete fan della band e la settantenne austriaca paga bene potreste farci un pensierino...
THROBBING GRISTLE - GRISTLEISM (2009)
Disponibile in tre colori, il Gristleism è la loop machine palmare dei Throbbing Gristle. Alimentato con due mini stilo e con una cassa da 50mm, è in grado di riprodurre 13 loop da altrettanti successi dei TG. C'è anche una rotella per il volume e uno switch. Peccato per l'assenza di ingresso cuffie, ad ogni modo produce suoni davvero sgradevoli. Ideale se avete 15 euro da buttare e vi piace la cacofonia.
Oggetto di culto per gli amanti del post-punk, il secondo album dei Public Image Limited fu stampato su triplo vinile e racchiuso in una "pizza" di alluminio, come quelle utilizzate per custodire le pellicole cinematografiche. Fu lo stesso Johnny Rotten a insistere per ottenere questo packaging (nonostante il parere contrario della Virgin), che tuttora grava - è il caso di dirlo - sulle spese di spedizione. Siete fortunati se riuscite a trovarlo sulle 35-40 euro, ma attenzione: la stampa originale ha un adesivo sul retro con scritto "METAL 1" (il box è stato ristampato nel 2006 con la sigla 4M 500)
MAN OR ASTRO-MAN? - RETURN TO CHAOS (1995)
In quanto a design gli Astroman hanno sempre spaccato il culo, basti pensare al loro ultimo 7" (Earth Station Radio/Updated Theme to Supercar), che contiene un circuito elettronico. Nel caso di "Return to Chaos" ci troviamo di fronte ad una cartellina top secret che potrebbe benissimo essere uscita da un archivio dell'agente Fox Mulder. In giro ci sono ancora alcune copie, potete ancora riuscire ad accaparrarvene una per 15-20 euro. Se poi volete farvi del male visitate il blog astroarchive.blogspot.com/ per una bacheca niente male di memorabilia della band. discogs
KRAFTWERK - NEON LIGHTS (1978)
Neon Lights è un singolo tratto dall'album Man Machine, stampato (oltre che nel classico formato 7") anche in una lussuosa versione 12" in vinile luminescente (trovata peraltro copiata dai MoAm? per l'EP Your Weight on the Moon. Una genialata, direi. Una valutazione per un disco in buone condizioni parte dai 20 euri.
;-) - discogs
;-) - discogs
DURUTTI COLUMN - THE RETURN OF THE DURUTTI COLUMN (OCT 1979)
Al contrario di quanto possa far pensare il titolo, si tratta del disco d'esordio della band di Manchester. Oltre ad essere interamente in carta vetrata (il disco va tenuto a parte per non rovinare gli altri Lp), le copertine della prima stampa (2000 copie in totale) furono assemblate da Ian Curtis e dagli altri Joy Division in persona per racimolare qualche soldo. Si narra che Ian facesse tutto il lavoro e gli altri della band preferissero guardare pornazzi nella stessa stanza. La scritta FACT 14 è fatta con lo spray, a volte non c'è nemmeno e questa prima stampa include anche un flexi 7". Il disco fu poi stampato su larga scala nel 1980, con tutta un'altra copertina e senza flexi.
Se lo trovassi a 200 euro completo e in buone condizioni lo comprerei senza pensarci su due volte.
5 commenti:
in fissa coi supporti musicali inusuali
post molto fico, che ci ricorda tre cose:
- la bellezza della musica
- la bellezza del danaro
- la bellezza di *Audio_lesi
se nel prossimo post riesci a metterci pure la bellezza della fica, vinci tutto
Una volta trovai in un mercatino polveroso "Sticky Fingers" dei Rolliston con la zip vera in copertina. Era ridotto una merda. Nello stesso mercatino trovai anche due copie di Pscyhochandy, una da 8 e un'altra da 15 euro a seconda delle condizione. Ovviamente infilai il disco da 15 nella copertina (integra) di quello prezzato 8. Yuk.
frankie io sono il proprietario di quella bancarella.rivoglio i miei 7 euro.
giacomo sono anche la settantenne austriaca,domani alla stessa ora mi raccomando.porta i crauti.
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