20130514
DINOSAUR JR. - YOU'RE LIVING ALL OVER ME (1987)
I Dinosaur Jr. hanno una discografia infinita che va dal noise rock all'alternative, passando per tutti i generi che rientrano nell'indie. E' un mesetto o più che mi sono imbarcato nell'impresa di ascoltare, o meglio imparare, la loro discografia completa (insieme ad altri 6 o 7 gruppi a rotazione che ho già iniziato a postare/posterò in futuro) e sto ancora al sesto disco (di 10 ufficiali, credo, escludendo live e ep vari), ma il loro secondo lavoro è quello che mi ha totalmente rapito, il disco che lo senti e scatta la fissa marcia. Sono più che sicuro che per registrarlo abbiano usato delle chitarre soniche.
pezzi migliori: Little Fury Things, Sludgefeast, Raisans
spotify: http://open.spotify.com/album/3hSTADlFxeDx5Tncm3YfPB
Dal vostro affezionatissimo
Anonimo
20130508
VIRUS - LIVE IN LOURDES (2012)
Contestualizzare in ambito musicale è fondamentale. Una band
non è solo note, strumenti e persone: una band è un insieme di storie, luoghi e
ossessioni. La bassa veronese in questione, tutta fashion-aperitivi, pizza
della domenica e livello d’istruzione superiore sotto la media, è un esempio di
depressione geografica comune a molte realtà nazionali. Sdoganarsi da un futuro
segnato, dalla NEBBIA e dall’afro che domina incontrastata l’estate non è
semplice, ma qualcuno ci riesce. Sto parlando di un duo, Cesco che con una mano
suona la chitarra e con l’altra la batteria e Scoia, cantante e synth. Non mi
immergo nei tecnicismi, li lascio alle indie-rocker che passano le ore su
rock.it e i Virus sono quanto più lontano dalla parola tecnica. Dico solo che
se anche voi come me amate gli Oblivians, il no sense con sense e vi emozionate
al pensiero che una piaga ci farà soffrire e morire lentamente tutti, questa
musica può fare per voi. Estraniarsi ed emarginarsi allo stesso momento: perché
infondo, nella NEBBIA, non si vede un cazzo.
Dal vostro affezionatissimo
Andrea Frama
20130507
BLUR - LEISURE (1991)
Insomma nessuno m'aveva mai detto che il primo disco dei Blur è totalmente il disco più sottovalutato della storia. Quando, oltre a fare brit-pop/alt-rock, avevano accenni di noise-rock e il tono di chitarra più fico del mondo. E i ritornelli più fichi del mondo.
Pezzi migliori: Bang, Slow Down, Repetition, There's No Other Way, Fool
spotify: http://open.spotify.com/album/2AAx5D9aJnP6XK859Q1Pyl
Pezzi migliori: Bang, Slow Down, Repetition, There's No Other Way, Fool
spotify: http://open.spotify.com/album/2AAx5D9aJnP6XK859Q1Pyl
Dal vostro affezionatissimo
Anonimo
20130505
ALCOA - 'BONE & MARROW' (2013)
Già sapevamo, grazie agli inserti acustici in numerosi brani, che Derek Archambault dei Defeater amasse cantare di fondi di bottiglia, vagabondi briagoni e tabagisti senza amore. Non pago dell'averci spezzato il cuore con la sua band, il nostro ha rilasciato il primo album di un progetto solista per il quale ha scelto il nome curioso del terzo produttore al mondo di alluminio. Bene, come è noto noi di Audio_lesi abbiamo una passione per gli uomini sulla trentina con chitarra acustica, camiciola e barba, anche se Derek quest'ultima non ce l'ha. Ecco dunque che 'Bone & Marrow', profondamente intriso di pederastia, si candida ad essere uno dei miei dischi del 2013.
Ascoltate, innamoratevi e spediamo insieme le nostre ciocche di capelli alla Bridge 9.
1. Keep Track/Lose Track
2. Drowned
3. I Don't Feel Welcome Here or Anywhere
4. Cab Rides & Cigarettes
5. Limbs
6. Second Untitled
7. Rilke
8. Lucky Me
9. Family Tree
10. Whiskey & Wine
11. Third Untitled
Dal vostro affezionatissimo
Regular John
MENROVESCIO - "K" - (2013)
K è il secondo lavoro dei Menrovescio, trio post-tutto del vicentino. Compagni di palco di vecchia data degli Aldrin nonchè gruppo del Riccardo di Cikaslab che con le sue grafiche di dischi e locandine ha ammaliato gli occhi di mezza Italia. Con Burning The Sun del 2009, il loro primo lavoro, avevano messo in chiaro l'intento post-metal caro alla varia scena che prende da Pelican, Isis, Neurosis e affini. Con questo K resta tutto confermato ma con una dose molto più massiccia di riffoni che non temono di essere melodici, drammatici, veneti. Disco chitarroso con suoni che passano da un estremo all'altro del pulito pulitissimo al saturo saturissimo. Ipnosi metal condita da arpeggi pick-up al ponte graffianti (i neologismi si sprecano...), e nel vortice strumentale nel quale ti perdi sei risvegliato alla fine del disco da una roca voce che a primo acchitto dici "ma cavolo stavo tanto bene a bermi il cervello col metal" ma poi ti rendi conto che la sua rozzezza un po'stonata un po'apparentemente fuori luogo ci può stare. Il tutto accompagnato da un packaging molto curato, originale e ovviamente fuori di testa.
Tracklist:
1. Gos
2. Loopus
3. Decay
4. Invile
5. Sinlarva
6. Crania
7. Morilavry
;-) via Bandcamp (lo si può anche acquistare come bene materiale)
Dal vostro affezionatissimo
robertotad
20130503
ROCKY VOTOLATO - "MAKERS" - (2006)
Che fare il primo maggio?Restare a Roma, cazzeggirare o andare ad Umbertide a sentire il concerto di un cantante americano osannato da molti ma che non ne hai mai sentito parlare fino al giorno della festa dei lavoratori? Ovviamente l'ultima proposta è stata la vincente e non smetterò mai di ringraziare i sindacati di tutto il mondo per avermi dato il primo maggio come giornata di festa da dedicare al concerto di Rocky Votolato. Chitarra e voce, una bellissima voce. Uno di quei cantautori con il quale tutto il pubblico punk e hardcore ci sta sotto di brutto. Tatuatissimo, cristianissimo (ci ha detto che il giorno dopo il concerto sarebbe andato ad Assisi a visitare la basilica di S.Francesco, secondo lui il miglior cristiano di tutti i tempi), occhi azzurrissimi, bravissimo.
Folk, america, emo e amore.
P.S. Da ringraziare inoltre ancora una volta il caro Luca Benni di To Lose La Track che al cinema Metropolis della ridente cittadina umbra organizza sempre delle ottime cose (già Joan of Arc, Geoff Farina...)
Tracklist:
- "White Daisy Passing" – 3:07
- "Portland Is Leaving" – 2:45
- "The Night's Disguise" – 3:17
- "She Was Only in It for the Rain" – 3:09
- "Uppers Aren't Necessary" – 2:55
- "Wait Out the Days" – 2:43
- "Streelights" – 2:29
- "Tennessee Train Tracks" – 2:25
- "Goldfield" – 3:32
- "Tinfoil Hats" – 2:39
- "Where We Left Off" – 5:38
- "Makers" – 3:18
;-)
CD $$$
VINYL $$$
Dal vostro affezionatissimo
robertotad
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