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20110926

LADYTRON -"WITCHING HOUR" -(2005)




I Ladytron sono una formazione inglese di musica elettronica/synthpop. Si sente molto secondo me la provenienza inglese, sebbene la cantante abbia origini bulgare, per le atmosfere che rimandiano a linee di bassi e voci non lontane dal post punk o dalla new wave, generi che molto hanno spopolato nella vecchia Albione. Se Ian Curtis potesse andare a trovare Dave Gahan, berrebbero del tè ascoltando i Ladytron.

Tracklist:
1. "High Rise" – 4:54
2. "Destroy Everything You Touch" – 4:36
3. "International Dateline" – 4:17
4. "Soft Power" – 5:19
5. "CMYK" – 1:49
6. "amTV" – 3:26
7. "Sugar" – 2:50
8. "Fighting in Built Up Areas" – 3:59
9. "The Last One Standing" – 3:11
10. "Weekend" – 3:57
11. "Beauty*2" – 4:23
12. "Whitelightgenerator" – 3:59
13. "All the Way..." – 4:08

;-) via internet

Compra $$$

20110925

SIMON REYNOLDS - RETROMANIA (2011)


Dio solo sa quanto amo Simon Reynolds (wiki), ha avuto la fortuna (pur essendo relativamente giovane) di intervistare praticamente tutti i mostri sacri ed è ritenuto da molti il critico musicale più influente e fuori dalle righe.Quando lessi Post-Punk restai folgorato. Ad ogni pagina cercavo su youtube i video o i pezzi dei gruppi (quante chicche) e rimasi molto colpito dal taglio storico/economico/sociologico della narrazione (con tanto di note a piè pagina e listona di gruppi in copertina). Un libro serissimo, che potrebbe tranquillamente competere con Storia Economica dell'Età Pre-Industriale di Carlo Maria Cipolla. Inutile dire che la mia collezione di vinili si allargò notevolmente.

Oggi Reynolds è appena tornato nelle librerie con Retromania, un nuovo saggio che vuole indagare una domanda molto semplice: Non è che a furia di ascoltare/comprare/venerare la gloriosa musica del passato (vedi reunion, cofanetti celebrativi e      boom delle ristampe) finiremo per perdere quella spinta verso il futuro e quella carica rivoluzionaria da cui nascono (o meglio nacquero) i grandi movimenti musicali/culturali? Perchè dopo la psichedelia dei 60, il post-punk dei 70, l'hip hop degli 80, il grunge e la rave dei 90 gli anni 2000 non è esploso nessun altro grande fenomeno pop di massa? No, gli emo non contano...
Il discorso, ovviamente, è molto più ampio e vuole anche essere un'analisi della fruizione musicale ai tempi dell'anarchivio di Youtube e degli sharity blogs (Audio-Lesi è da annoverare in questa categoria). Da antologia il terzo capitolo, nel quale Reynolds delinea un vero e proprio profilo clinico-psicologico del collezionista di dischi. Insomma, ho letto le prime 200 pag. e già mi puzza di capolavoro. Ve lo consiglio vivamente.

Schiavi del passato, dunque? Riusciremo a produrre qualcosa di veramente nuovo? Vedremo. Intanto non posso che scappellarmi davanti a un musicologo serissimo che, invece di guadagnarsi la pagnotta fingendo entusiasmo per qualsiasi disco mediocre sul mercato, propone una lettura se vogliamo più disillusa  e cinica, ma sicuramente più stimolante per i giovani gruppi. Come ha detto lo stesso Reynolds a Roma in occasione della presentazione del libro, ciò che conta per i nuovi gruppi è la volontà di essere innovativi, l'impegno nella ricerca di un suono mai sentito. Liberarsi dal passato, dalle cover, dalle etichette e dalle influenze (troppo spesso esibite come medaglie di guerra). E' stato possibile in passato, ma può accadere ancora.



20110923

LENTO - ICON (2011)


I Lento sono di Roma e sono un monolite granuloso che ti apre la mente e ti ci butta dentro riffoni lentoni e batterie grossissime. Non so se mi sono spiegato. Sludge metal/post-metal/doom-metal insomma metal lento e strumentale. Icon è il loro secondo full-length, la registrazione è ottima, è uscito per Denovali Records e si scarica gratis. Suonano a Roma all'Init il 9 ottobre con Celeste e The Secret. Se adorate satana e non venite al concerto state facendo una cazzata.

01. Then
02. Hymn
03. Limb
04. Hymen
05. Still
06. Throne
07. Least
08. Dyad
09. Icon
10. Admission

;) <--free download from Denovali Records

20110922

MOGWAI -"EARTH DIVISION" - (2011)




Tornano e cambiano i Mogwai. Se non avessi mai sentito i dischi precedenti, crederei che i Mogwai di Earth Division niente abbiano a che vedere con gli stessi scozzesi che incisero Happy songs for happy people o Mr Beast. Ci troviamo difronte forse ad un cambio di stile già minacciato con "Hardcore will never die but you will". Dopo molto tempo tornano a cantare con la nuova Cody, ovvero Hound of Winter.

Tracklist:
1. Get to France
2. Hound of Winter
3. Drunk and Crazy
4. Does This Always Happen?

;-) via google

compraglielo che costa poco sia cd che vinile! $$$

20110921

THE SECRET STARS -"GENEALOGIES" - (1998)




Di sicuro ci troviamo di fronte al lavoro più sperimentale di Geoff Farina nel quale probabilmente ha potuto dare sfogo ai suoi studi di fonia. Il duo oltre che da zio Geoff è composto da Jodi Buonanno e credo proprio da lei sorgano le sonorità più noise. La Jodi possiede comunque un bel cantato ed evidenti capacità chitarristiche e compositive. Farina come al solito ci mette la malinconia e l'unicità della sua voce. Il disco contiene chicche che poi il cantautore di Boston riproporrà ogni tanto da solista come "Some Sinatra" o "Shoe in".

Tracklist:

1. Haphazard Joy
2. Shoe In
3. Melt
4. N29, It's Alright
5. Can You Feel It?
6. The Four Senses
7. SERC
8. Sister...Brother
9. Trance Hall Storm
10. 5,000,000,000
11. Some Sinatra
12. The Mode-E
13. The Vitamin "V"
14. We Have Been Schooled By...
15. Release Form
16. Back In The Car

;-) via internet

compra Cd o Vinile

20110919

ARAB STRAP - "PHILOPHOBIA" - (1998)




Gli Arab Strap mi ricordano moltissimo i Mogwai di un preciso album ovvero Young Team, anzi di una precisa canzone ovvero "R U still in 2 it". E voi mi direte "E per forza ti ricordano quella canzone! La voce è proprio del cantante degli Arab Strap!", e io dico che sì c'avete ragione e lodo Aidan Moffat che con la sua voce rende ogni canzone un triste talking su qualsiasi cosa gli passi per il cervello.

Tracklist:
1. "Packs of Three" – 3:23
2. "(Afternoon) Soaps" – 4:16
3. "Here We Go" – 5:04
4. "New Birds" – 6:27
5. "One Day, After School" – 5:01
6. "Islands" – 3:42
7. "The Night Before the Funeral" – 4:51
8. "Not Quite a Yes" – 3:42
9. "Piglet" – 6:48
10."Afterwards" – 4:23
11."My Favourite Muse" – 5:03
12."I Would've Liked Me a Lot Last Night" – 7:26
12."The First Time You're Unfaithful" – 5:38

;-) via Sgarbi

compra $$$

20110914

BERNARD PARMEGIANI -"DE NATURA SONORUM" -(1975)



Oggi parliamo di musica concreta. La musica concreta nasce nel 1948 da Pierre Schaeffer. In soldoni, anche se non è affatto un argomento da trattare per lunghe linee, è la ricerca di musica fuori da ogni notazione musicale e incentrata nello studio e sviluppo di rumori e suoni generati da qualsiasi cosa. L'importanza non ricade su chi o cosa crea il suono, ma sul suono stesso. Quest'ultimo viene quindi lavorato per frequenze, attacchi, onde e via discorrendo. Vi porto qui l'esempio di Bernard Parmegiani, allievo francese della scuola fondata da Schaeffer. Il disco appunto è un insieme di lavorati e accurati rumori di oggetti non identificati e accompagnati da dadaismi auditivi. E'come leggere una poesia di Marinetti, però con le orecchie.

Tracklist:
1. Incedences/Résonanceshttp
2. Accidents/Harmoniques
3. Géologie Sonore
4. Dynamique de las Résonance
5. Etude élastique
6. Conjugaison du timbre
7. Incidences/Battements
8. Natures éphémères
9. Matières induites
10. Ondes croisées
11. Pleins et déliéres
12. Points contre champs

;-) via uffff

costa moltissimo, e in vendita c'è in vinile qui $$$. Per quello che significa credo sia come comprare una copia originale della Divina Commedia.

20110910

SELF DEFENSE FAMILY - I'M GOING THROUGH SOME SHIT B/W ALL FRUIT IS RIPE (2011)


Per chi non lo sapesse, i Self Defense Family (conosciuti come End of a Year fino a poco tempo fa), band di difficile etichettatura (post-hardcore va per la maggiore) composta da un infinito numero di membri che si danno il cambio ad ogni uscita, ha registrato un nuovo 7" uscito per Deathwish Inc. Il disco in questione è stato registrato in Jamaica negli studi della storica Tuff Gong, dando inizio ad una serie di 7" prodotti su isole sparse per il mondo. Sì, decisamente i SDF non sono la solita band con il solito concetto di musica, sia per le scelte ed idee strampalate, sia per la quantità di dischi che mettono fuori all'anno (questo è il 4° nel 2011 e hanno già altro in cantiere), sia per aver abbracciato l'ideale di gruppo musicale come entità autonoma non definita dai membri che la compongono, e poi perché Patrick Kindlon (frontman se vogliamo, anche se il termine cozza con il concetto del gruppo) è il miglior intrattenitore su tumblr. Stima profonda.

01. I'm going through some shit
02. All fruit is ripe

MASTER MUSICIANS OF BUKKAKE - "TOTEM ONE"- (2009)



Definire i Master Musicians of Bukkake nelle piccole,ironiche e spesso a cazzeggio (almeni per quanto mi riguarda) recensioni di Audio_Lesi non è molto facile. Il collettivo capitanato da Randall Dunn gira intorno alla grande famiglia dei Sunn O))), Earth, Boris e Sun City Girls. Il concetto fondamentale del gruppo è quello di importare da varie culture di tutto il mondo strumenti, suoni, atmsofere. Il tutto però non si regge su una classica base metallara o prettamente drone, ma più su un colto tappeto, di matrice occidentale, che vuole farsi calpestare da disparate etnie e musicalità mondiali creando così un ipnotico misticismo. La loro è una trilogia, esistono infatti anche Totem Two e Totem Three che meriterebbero dei post solo per loro.

Tracklist:
1. Bardo Chikkhai
2. A Mist Of Illnesses
3. In The Lightness Of Sonoran
4. People Of The Drifting Houses
5. Schism Prism / Adamantios
6. Cascade Cathedral
7. Eaglewolf

;-) via qualche brava persona

compra però eh! $$$

20110905

THRICE - "THE ARTIST IN THE AMBULANCE" 2003

"The artist in the ambulance" è uno dei migliori esempi di quel genere musicale che andava per la maggiore tra il 2000 e il 2005. Una specie di alternative rock/metal/conquelchestrilloognitanto/nu-metal che in molti usavano etichettare Emo-qualcosa, potendo contare sulla confusione generata da una delle categorizzazioni più insensate della storia della musica (per lo meno dopo il '98). Come molti sapranno quel periodo era fondamentalmente lammerda® (si, sto parlando degli Story of the year) ma qualche figata c'era: Glassjaw, Thursday,Brand New... gruppi che fanno roba buona[dai] tutt'ora, tra l'altro. I Thrice erano (sono, mi sento all'interno di un paradosso temporale, ma qui parliamo di album) tra i migliori della scena. I primi dischi erano riffetti-simpatia, quelli dopo roba sperimentale-manco troppo, questo è decisamente di mio gradimento. Alla fin fine parliamo di rock americano accordato in Drop D, aggressivo il giusto, accompagnato da tante belle aperture e una voce che, almeno secondo me, rompe diversi culi (per lo meno su disco). Molto bene [cit.]




Tracklist:

  1. "Cold Cash and Colder Hearts" – 2:52
  2. "Under a Killing Moon" – 2:41
  3. "All That's Left" – 3:20
  4. "Silhouette" – 3:06
  5. "Stare at the Sun" – 3:23
  6. "Paper Tigers" – 3:59
  7. "Hoods on Peregrine" – 3:31
  8. "The Melting Point of Wax" – 3:29
  9. "Blood Clots and Black Holes" – 2:49
  10. "The Artist in the Ambulance" – 3:39
  11. "The Abolition of Man" – 2:46
  12. "Don't Tell and We Won't Ask" – 3:59

20110904

CLOUDKICKER - "BEACONS" (2010)

Al progressive post-metal di Benjamin Sharp aka Cloudkicker ci aveva già introdotto molto tempo fa xandreax, con un post sull' EP "]]][[[". Qualche giorno fa ho sentito, con colpevole ritardo, "Beacons", album del 2010, anch'esso frutto del lavoro solitario e casalingo del nostro.

Avesse piovuto a dirotto, mi sarei precipitato in una radura nel bosco ed avrei invocato gli déi della natura che mi fulminassero e facessero cadere meteore e spaccare il suolo e tuonare le montagne. Perché "Beacons" è EPICO.

Tracklist:
  1. We Are Going To Invert...
  2. Here, Wait a Minute! Damn It!
  3. We're Goin' In. We're Going Down.
  4. Oh, God.
  5. I Admit It Now. I Was Scared.
  6. We Were All Scared.
  7. Push It Way Up!
  8. ... It's Just Wide-Open Field.
  9. It's Bad. We're Hit, Man, We Are Hit.
  10. Amy, I Love You.

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